Un detenuto nel carcere di Caltagirone durante l’ora d’aria si è arrampicato sulle grate su un muro che delimita i passeggi e inneggiando ad Hamas si è lanciato nel vuoto. E’ stato in extremis salvato dagli agenti della polizia penitenziaria che si trovavano sotto di lui. A rendere noto l’ennesimo episodio di follia all’interno dei penitenziari è Peppe Zabatino, vice segretario regionale del sindacato di polizia del Cnpp.

Tentativi di convincimento caduti nel vuoto

“A nulla è valsa l’opera di convincimento da parte degli agenti e del comandante del reparto Iacobelli che sono riusciti a gestire l’emergenza in modo professionale – aggiunge il sindacalista –. E’ stato chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Non ha smesso di insultare gli agenti della polizia penitenziaria che con freddezza hanno gestito l’intervento salvando il detenuto”. Un secondo detenuto ricoverato in ospedale sempre a Caltagirone per futili motivi ha iniziato a distruggere gli arredi. “Anche in questo caso sono intervenuti i colleghi della polizia penitenziaria – afferma il segretario regionale Maurizio Mezzatesta – e il detenuto è stato riportato alla calma e con condotto in carcere. L’intervento è stato coordinato sempre dal commissario capo di Caltagirone Claudio Iacobelli”.

Il plauso

“Un plauso va al personale di polizia penitenziaria, nonché al comandante di reparto dei carabinieri di Caltagirone, che ha fronteggiato brillantemente entrambi gli eventi critici, riportando tempestivamente il tutto alla normalità. Il personale di polizia penitenziaria dislocato negli istituti siciliani continua incessantemente tra tantissime difficoltà a garantire sempre l’ordine e la sicurezza dentro e fuori degli istituti, senza mai arretrare”, conclude Mezzatesta.

Troppi casi di cronaca

Per le carceri siciliane gli ennesimi episodi di cronaca. Nei giorni scorsi ci fu prima l’aggressione agli agenti, poi gli arresti per il tentativo di far entrare droga e telefonini.  E si rilancia l’eterna questione sull’emergenza sicurezza nelle carceri siciliane. I tanti, troppi episodi che si verificano negli istituti penitenziari devono indurre ad una riflessione. Per i sindacati il problema non è solo uno, ad essere messa in discussione è “il sistema”. Dal tipo di detenuti trasferiti tutti nello stesso carcere alla carenza di organico degli agenti, passando per le strutture detentive in molti casi obsolete.

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