Altre aggressioni negli istituti di Augusta e Trapani. Le aggressioni sono oramai divenute normalità professionale, prassi quotidiana riferisce Maurizio Mezzatesta segretario regionale CNPP. Abbiamo già chiesto più volte l’ avvicendamento del Provveditore, e dei dirigenti penitenziari e di polizia penitenziaria negli istituti ove si segnalano continui episodi negativi.
Dopo l’ aggressione dell’ agente scelto alla nona sezione del vecchio carcere borbonico di Palermo, arrivano notizie di due episodi in due giorni di aggressione nei confronti di tre agenti in quel della CR Augusta. Due Agenti feriti alla 5^ sezione della CR Augusta, schiaffi e pugni agli Agenti intervenuti per ripristinare l’ ordine a mani nude e pare , verosimilmente privi di protezioni individuali caschi e scudi, dopo che alcuni detenuti avevano malmenato un detenuto appena arrivato, e dopo l’ intervento del personale di polizia, l’ attenzione si è rivolta proprio contro gli Agenti che hanno ricevuto oltre gli insulti anche il lancio di oggetti.
Gli episodi
Mercoledì 23, per futili motivi un Agente in servizio alla 6^ sezione sempre della CR Augusta è stato colpito da un detenuto a colpi di bastone alla spalla prognosi 5 giorni. Oggi pomeriggio è toccato a un sovrintendente in servizio nel carcere di Trapani colpito al volto, per futili motivi da un detenuto. Che dire, altro personale ferito e in convalescenza continua Mezzatesta, sembra che la situazione insostenibile in cui professionalmente vive il personale nelle patrie galere,puntualmente ben narrata da codesta sigla, non interessi a nessuno.
Stato di emergenza
Il cnpp ha chiesto lo stato d’ emergenza degli istituti di pena e di intervenire con ” carceri sicure” con il pattugliamento dell'” esercito degli istituti più delicati della Regione ove troppo spesso non mancano le introduzioni di oggetti non consentiti che arrivano dall’ esterno a mezzo anche di droni. Nei casi succitati, che ci sia un forte segnale dello stato con l’ intervento di reparti anti sommossa per l’ intervento intervenga immediato che ristabilisca l’ ordine e la sicurezza negli istituti potendo contare altresì di mezzi di protezione personali con l’ utilizzo di dissuasori del tipo taser.
È intollerabile sentire dire che le carceri sono oramai in mano ai detenuti, proprio in una regione che ha pianto tantissimi “servitori dello stato” lo stato faccia lo stato, senza aspettare episodi negativi che potrebbero speriamo mai raccontare in negativo storie dolorose del passato. Bisogna inasprire le pene per chi aggredisce il personale di polizia all’ interno delle carceri.
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