Un arresto, tra i tifosi messinesi, e 4 bombe sequestrate all’interno della curva sud. E’ il bilancio del derby Catania-Messina per quanto riguarda la questione sicurezza.  La partita, infatti, oltre che per il risultato sportivo e per la vittoria dei rossazzurri per 3 a 1, sarà ricordata anche per il ritorno dei sostenitori messinesi allo stadio Massimino. Un fatto storico che non avveniva da, addirittura, 10 anni, ovvero dal campionato di Serie A 2006/2007. Una gara che costò la squalifica del campo al Catania.

Da Messina sono arrivati circa 200 tifosi, tutti in possesso della tessera del tifoso: durante il prefiltraggio un tifoso messinese di 30 anni è stato trovato in possesso di una bomba carta, nascosta tra gli indumenti. Il sostenitore è stato arrestato e posto ai domiciliari, verosimilmente riceverà un daspo che non gli permetterà di accedere agli stadi per un lungo periodo.

Capillare anche l’attività di controllo prima della partita con presidi e controlli lungo il percorso interessato dal passaggio dei sostenitori giallorossi che sono entrati  all’interno dello stadio dopo circa 20 minuti dall’inizio della gara, proprio quando il Catania è passato in vantaggio con Di Grazia.

Durante il consueto controllo allo stadio Massimino in prossimità della gara, quella che tecnicamente viene chiama “bonifica dello stadio”,le forze dell’ordine hanno trovato e sequestrato in Curva Sud 4 grossi artifizi pirotecnici, pronti per essere utilizzati durante il corso del match.