Quando medici e infermieri sono impegnati in prima linea – e c’è anche chi ha dato la propria vita – per lottare contro il coronavirus, ecco che spuntano le “mele marce”. I Carabinieri di Gravina di Catania (Ct), hanno contestato a cinque persone, tre donne e due uomini, di età compresa tra i 24 ed i 27 anni, alcune delle violazioni amministrative previste dal decreto del Governo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica del coronavirus.
Sono quattro infermieri – tre dei quali in servizio all’interno di una casa di riposo e uno in una struttura sanitaria convenzionata ubicate nell’hinterland del capoluogo etneo ed un fisioterapista, sorpresi in violazione del decreto e non curanti dei possibili rischi di contagio, si sono spostati all’interno del comune di Gravina di Catania riunendosi in una abitazione di una sesta persona. Erano tutti intenti a bere a mangiare allegramente. Nell’auto-dichiarazione i cinque sanitari hanno scritto: “pranzavo insieme a colleghi di lavoro”.
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