“L’area tamponi all’aeroporto Fontanarossa sarà pronta tra qualche giorno. Al momento i passeggeri sono invitati a recarsi al drive in di via Forcile”. Così il commissario per l’emergenza Covid Catania, Pino Liberti, dopo la denuncia di mancanza di controlli anti Covid per chi arriva all’aeroporto catanese di Fontanarossa, presentata ieri dal capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro.

Controlli al drive in

“I controlli ai passeggeri in arrivo da Spagna e Portogallo – spiega Liberti – vengono fatti regolarmente, ma per ora si sta utilizzando il drive in che si trova all’ex mercato ortofrutticolo. La protezione civile, che ha il compito di allestire l’area, è al lavoro, di concerto con tutti gli altri soggetti a vario titolo interessati. E’ chiaro che vi sono delle procedure da seguire e dei tempi tecnici necessari. Ci vogliono le autorizzazioni, occorre che tutto sia a norma e che l’area sia adeguatamente attrezzata e climatizzata. Si sta accelerando per allestire il tutto nel più breve tempo possibile. Rassicuro comunque sui controlli: vengono fatti attraverso il drive in di via Forcile.

Costretti a chiude l’area tamponi del Terminal C

“Preciso – continua la nota – che la precedente area tamponi, presente al terminal C e che ha rappresentato a lungo un esempio di efficienza, è stato necessario chiuderla poiché una compagnia aerea ha ripreso a volare e l’aeroporto ha dovuto provvedere a restituire degli spazi. Pertanto è stata individuata un’altra area, questa volta al terminal B, e avviato tutto l’iter burocratico. Nel giro di pochi giorni saranno create due aree di attesa e 10 box per i tamponi”.

Attenzione alle varianti

“Sul monitoraggio vi è, come sempre, la massima attenzione. Invito tutti, anche se già vaccinati, ad essere responsabili. Il virus, attraverso le nuove varianti, ha ripreso a circolare: solo comportamenti prudenti ci consentiranno di restare in zona bianca. Faccio appello a quanti non si sono ancora vaccinati: proteggete voi stessi e tutelate anche gli altri. L’immunizzazione dell’80% della popolazione è l’unico modo che abbiamo per difenderci dal virus”.

 

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