Per sopperire alla crisi dei voli aerei scaturita dall’incendio della scorsa settimana all’aeroporto di Fontanarossa arrivano le prime tensostrutture dell’aviazione militare. Personale tecnico-logistico dell’aeronautica militare ha iniziato da ieri alle 23.30 le procedure di montaggio delle tensostrutture che consentiranno di ampliare le capacità del terminal C dell’aeroporto di Catania. Le prime sono state ultimate all’alba e i passeggeri hanno usufruito di luoghi climatizzati per le procedure di imbarco.

Intervento tampone

Strutture campali illuminate e refrigerate sono messe a disposizione dell’aeronautica militare italiana e sono arrivate a Catania dal terzo Stormo di Villafranca. La Sac, la società che gestisce lo scalo, ha “ringraziato la Difesa e l’Aeronautica militare sempre a servizio della Nazione”. Questo intervento è servito per contenere i passeggeri che fanno scalo a Catania il cui aeroporto è in parte inutilizzabile per l’incendio della scorsa settimana. L’obiettivo è ridurre il più possibile il trasferimento dei voli in altri scali dopo la baraonda dei giorni scorsi. In particolare a Palermo non si è riusciti a gestire il maggior afflusso di voli provenienti proprio da Catania.

Situazione critica

“La vicenda dell’aeroporto di Catania – ha commentato il presidente della commissione Difesa della camera dei deputati, Nino Minardo – ha fatto emergere tutte le criticità del nostro sistema aeroportuale. E’ andato in tilt in piena stagione turistica creando enormi disagi e danni all’economia siciliana. Superata l’emergenza servirà rivedere totalmente il sistema. Abbiamo praticamente un sistema dei trasporti aerei in ginocchio con l’arrivo di centinaia di migliaia di viaggiatori, con ritardi negli arrivi e partenze, nella consegna dei bagagli. Senza contare  i passeggeri sballottati da un capo all’altro dell’Isola, con 40 gradi. Senza informazioni, senza sapere quando arriveranno a destinazione. Un effetto domino di emergenze deleterio per la Sicilia”.

Riflessione sul sistema

Il presidente della commissione Difesa aggiunge che adesso ogni iniziativa per arginare le emergenze è utile e auspicata. “Ho apprezzato l’impegno del presidente Schifani che in prima persona si è impegnato per trovare soluzioni. Vorrei ringraziare  in particolare l’aeronautica militare per essersi messa a disposizione del ministro Crosetto per fornire a Fontanarossa strutture e supporto logistico per la gestione dell’emergenza. Importante anche l’interesse del ministro Salvini che convocherà tutti i soggetti interessati alla gestione dell’aeroporto di Catania. E’ chiaro – dice ancora Minardo – che una volta passata l’emergenza non potrà più essere rinviata una riflessione e una decisione sul sistema aeroportuale siciliano. In questi giorni drammatici ha mostrato tutte le sue carenze in termini di strategia e coordinamento e soprattutto l’assurda sottovalutazione di due scali strategici come quelli di Comiso e Trapani”.

La Donato sulla polemica tra Schifani e Urso

Intanto continuano ad alimentarsi le polemiche sull’attuale situazione dell’aeroporto di Fontanarossa culminato con lo scontro tra il presidente della Regione Renato Schifani e il ministro Adolfo Urso. Ad intervenire la parlamentare europea e vice presidente nazionale della Democrazia Cristiana Francesca Donato che cerca di gettare acqua sul fuoco. Urso aveva lamentato di carenze infrastrutturali e ritardi, accusando quindi la Regione. Schifani invece aveva risposto definendo sterili queste polemiche.

“Serve uno sforzo collettivo – ha detto la Donato – per restituire piena operatività allo scalo di Catania e fronteggiare le diverse emergenze che si sono innescate su tutti gli aeroporti siciliani a causa della situazione critica di Fontanarossa. Le polemiche di queste ore non ci fanno bene e non servono. Il presidente Schifani si è attivato subito per affrontare l’emergenza a Catania e giustamente si aspetta di trovare dal governo nazionale la giusta collaborazione per intervenire adeguatamente. Al momento solo il ministro della Difesa e l’Aeronautica Militare si sono attivati. E’ chiaro – continua Donato – che l’orizzonte di questo sforzo collettivo non può essere l’emergenza. Servono degli stati generali del trasporto aereo in Sicilia per discutere dell’assetto del sistema aeroportuale dell’Isola ma anche di continuità territoriale e caro volo, tutti problemi cronici che non hanno mai trovato risposta”.

Barbagallo, “Preoccupa situazione critica aeroporto”

“La situazione resta critica e siamo molto preoccupati. Questa visita promossa dal Partito democratico è stata opportuna. Riferiremo in commissione Trasporti sulle iniziative da intraprendere anche alla luce di questi lavori che stanno andando avanti. Però restiamo molto critici e molto preoccupati”. Lo ha detto il componente del Pd in commissione Trasporti alla Camera e segretario del partito in Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo un sopralluogo all’aeroporto di Catania.

“Non mi convince – ha aggiunto – come è stata gestita l’emergenza non soltanto da parte dalla Sac, ma anche da Enac, Enav e da mille rivoli di società di trasporto pubblico che stanno gestendo il trasferimento dei passeggeri da un punto all’altro dell’isola”. “Noi non partecipiamo agli scontri politici del centrodestra che, tra l’altro, sono all’ordine del giorno – ha affermato Barbagallo – l’idea è quella della solita corsa alla poltrona, della solita lottizzazione dei posti che è una specialità del centrodestra in Sicilia”. Sulla piena funzionalità dello scalo, Barbagallo non ha fatto previsioni: “loro – ha spiegato – dicono di avere riaperto l’aeroporto con alcuni voli, cercheremo di capire dove sta la verità perché c’è un poco di confusione”.

Ternullo, “Intollerabile situazione aeroporto Catania”

“La situazione dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa sta diventando di giorno in giorno sempre più insostenibile e surreale. Una vera e propria bomba a orologeria che si riflette anche sugli altri scali siciliani. Tra oggi e domani sono previsti 32 voli dirottati da Catania all’aeroporto di Punta Raisi a Palermo. Ecco perché come ha ribadito il ministro Urso, la situazione è intollerabile. Sac ed Enac dovrebbero dare risposte certe in merito a responsabilità circa la mancata programmazione e sulle carenti verifiche infrastrutturali”. Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo.

“Oltre a uno spot controproducente per la Sicilia, in un periodo di altissima stagione, con le strutture ricettive piene di turisti – conclude la Parlamentare – c’è un notevole danno al sistema produttivo di Catania e della Sicilia orientale, causato dal blocco dei voli e dalla perdita di reputazione dell’aeroporto. Senza tralasciare la qualità della vita per chi si sposta da o per Catania. Si è costretti a vivere una vera e propria odissea, in balia dell’incertezza. Ogni giorno che passa, rischiamo di compromettere lo sviluppo turistico ed economico della zona. Chiedo nuovamente alle autorità competenti di intervenire con urgenza per ripristinare la piena operatività dell’aeroporto di Catania e per avviare un piano di investimenti per adeguare la struttura alle esigenze del territorio e ai livelli europei”

Sallemi, “Dare tempi certi su riapertura Terminal A”

Il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia chiede “tempi certi e definiti per la riapertura dell’aeroporto di Catania e per far cessare i pesanti disagi dei siciliani e dei turisti” ed evidenzia “la centralità dell’aeroporto di Comiso che, ancora una volta, nell’emergenza ha dato prova di essere hub nodale per il sistema trasporti del sud est”.

“A distanza di oltre una settimana continuano ancora i disagi per i passeggeri e pesanti sono i risvolti dal punto di vista economico: il settore turistico e quello commerciale stanno risentendo in maniera drammatica del taglio dei voli e del loro dirottamento verso altre strutture. Per questa ragione – dice Sallemi – serve che la società di gestione indichi un cronoprogramma chiaro e definito e sulla base di esso una data per la riapertura completa della struttura”.

“Stiamo parlando – aggiunge – di un aeroporto tra i primi in Italia, uno scalo centrale per il Mediterraneo con oltre 10 milioni di passeggeri nell’ultimo anno e quindi auspico che possa essere superata rapidamente questa emergenza. Non è il momento delle polemiche ma è il momento del fare e del fare presto e bene. La Regione sta collaborando con i mezzi dell’Ast per gli spostamenti e il ministero della Difesa, con il ministro Crosetto, ha messo a disposizione Sigonella così come l’Aeronautica ha messo a disposizione strutture mobili per ampliare il terminal C”.

“Quindi – chiosa Trernullo – si lavori per far cessare l’emergenza che sta pesantemente inficiando sulla vita dei siciliani, sull’economia e sull’immagine dell’Isola. Emergenza che ha messo in luce lo scalo di Comiso come nodale per il sud est siciliano: ringrazio i lavoratori dell’hub casmeneo per il loro impegno in questo momento così delicato e il segnale è chiaro. Su Comiso si deve investire per ampliarne tratte e orizzonti e su ciò tutto il territorio ibleo non arretrerà di un millimetro”.

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