Sono 39 le persone che sono state fatte evacuare a Catania per il crollo di un’abitazione e del cortile di un’antica palazzina tra via Castromarino e via del Plebiscito. Venti si sono trasferite da parenti e amici, in 19 hanno trovato alloggio in strutture ricettive della zona.

Di fatto è di sette famiglie senza abitazione il bilancio della tragedia sfiorata nella notte. Sul posto sono ancora in corso accertamenti dei vigili del fuoco sulla stabilità del palazzo interessato dal crollo e da alcuni attigui ma finalmente è stato possibile escludere che ci fossero persone intrappolate sotto le macerie. Per ore si è temuto visto che mancavano all’appello in tre anche se l’abitazione da cui è iniziato il crollo era disabitata.

La sequenza degli eventi è stata tale da dare il tempo ai residenti di uscire di casa. Prima uno strano scricchiolio, un rumore sospetto e molto forte che ha svegliato gli abitati. Poi lo schianto improvviso. Un boato che ha squarciato la notte del centro catanese.

Sul posto erano già al lavoro i vigili del fuoco che erano stati allertati proprio da un residente circa gli strani rumori.

In particolare è andato distrutto un appartamento che, ha riferito il proprietario alla polizia, non era abitato da circa un anno. Per precauzione i vigili del fuoco hanno fatto evacuare tutti i sette nuclei familiari e hanno eseguito controlli tra le macerie con i cani alla ricerca di eventuali dispersi che secondo le voci raccolte potevano essere tre.

Al contrario secondo fonti investigative presenti sul posto che sono poi state confermate non ci sono vittime né feriti causati dai crolli. Tra le macerie hanno operato due squadre di vigili del fuoco con operatori del nucleo Cinofili e dell’Urban search and rescue (ricerca e soccorso urbano) di Catania e Palermo.

L’area dove è avvenuto il cedimento seguito dal crollo è quella interessata dai lavori per la metropolitana di Catania ma potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza. “Il cortile del palazzo di circa 300 metri quadrati si è ‘collassato’ in una voragine profonda 2-3 metri, trascinando parte della struttura. Per fortuna in quel momento i sopralluoghi in quella zona si erano conclusi e non c’era nessuno dei vigili del fuoco all’opera né abitanti nell’edificio. Abbiamo messo al sicuro tutti i presenti, e una persona l’abbiamo soccorsa da un balcone, perché le scale interne non erano utilizzabili” dice l’ing. Giuseppe Verme, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catania, confermando che “non ci sono dispersi” e che “tutti i presenti sono stati messi in salvo”.

Inevitabile per i catanesi il parallelismo con il drammatico crollo di tre anni fa in via Francesco Crispi, quando venne giù una palazzina di tre piani, quello sì con vittime accertate ma, a parte il boato notturno intorno alle due del mattino, i due fatti appaiono molto diversi fra loro