- In Sicilia, ma non solo, le scuole non sono luoghi sicuri
- Gli studenti catanesi scendono in piazza
- Si sono verificati dei crolli in alcune scuole, come al liceo Boggio Lera
- Denunciano problemi strutturali e invasioni di topi
A pochi giorni di distanza dal 22 novembre, data istituita con la Legge 107/2015 come giornata nazionale per la Sicurezza nelle Scuole, riconosciuta successivamente al tragico incidente avvenuto nel 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli in cui perse la vita lo studente Vito Scafidi, centinaia di studenti e studentesse catanesi e dell’hinterland scendono in piazza per manifestare il proprio dissenso contro la situazione di rischio che vivono nelle scuole quotidianamente.
Strutture danneggiate dal maltempo
Successivamente agli ultimi avvenimenti atmosferici, sono state molte le strutture a Catania e provincia che hanno ricevuto danni costitutivi, basti ricordare le immagini di ospedali allegati e abitazioni sfollate che ci hanno accompagnato tra un’allerta meteo e l’altra.
Richiesta di aiuto
Scrivono gli studenti in una nota: “A queste immagini, che mostrano una città sprovvista di ogni tutela al cittadino, si sono uniti anche gli istituti della nostra città. Innumerevoli i casi documentati nelle giornate passate, in cui la sicurezza e la vivibilità delle scuole si è dimostrata pressoché inesistente, da crolli di un tetto a invasioni dei topi, oggi gli studenti e le studentesse si uniscono per scendere in piazza e vogliono che la loro richiesta d’aiuto venga ascoltata da chi di dovere”.
Il crollo al liceo Boggio Lera
Nella notte del 10 Novembre al liceo Boggio Lera è crollato un pezzo di tetto del corridoio centrale. Proseguono gli studenti: “Le disposizioni date dalla scuola sono state di spostare le classi presenti in quella zona e limitare il passaggio delle persone, continuando lo svolgimento didattico come se nulla fosse per poi far evacuare la scuola alle 11.00 per permettere i controlli”.
Invasioni di topi
E ancora: “Il 13 Novembre, nella sede centrale del Liceo “Turrisi Colonna” le ore di lezione sono state vivacizzate dalla presenza di topi tra le classi e il corridoio. Anche in questo caso, la scuola non ritiene di dover chiudere, non ritiene ci siano i presupposti per fare una disinfestazione.
Il 16 Novembre anche nella sede dell’istituto alberghiero “Wojtyla” c’è un altro crollo, causando anche un ferito soccorso in ospedale subito dopo, fortunatamente solo per controlli di routine, ma esposto a grande rischio dentro l’aula in cui si trovava durante il crollo.
Il 17 Novembre all’interno della sede distaccata del Liceo “Turrisi Colonna” cade l’intonaco durante le ore curriculari e si infiltra l’acqua nella palestra, ora chiusa per inagibilità”.
Problemi che riguardano tutta l’Italia
Proseguono gli studenti: “Ma questo macabro bollettino, che nulla di buono fa sperare, non riguarda solo la realtà Catanese ma tutta l’Italia, come ci dimostrano gli eventi: sono documentati circa 35 episodi di crolli fra settembre 2020 e agosto 2021, con un totale di 4 feriti”.
La scuola deve essere un luogo sicuro
“Le foto mostrano la condizione di diverse scuole di Catania e provincia. Questa è la condizione in cui migliaia di studenti si ritrovano a studiare e di insegnanti a lavorare.
Condizione che rispecchia al 101% l’interesse delle regioni, dei Comuni, della Città Metropolitana e soprattutto l’interesse dello Stato per quanto riguarda l’istruzione”, dice Andrea, uno studente del liceo classico “N.Spedalieri che aggiunge: “La scuola è il luogo in cui passiamo una media di sei ore al giorno per 5/6 giorni a settimana e pretendiamo che ci venga assicurato un luogo sicuro, accogliente, vivibile in serenità, senza avere la paura che ci caschi un tetto in testa, senza essere costretti a mettere dei secchielli per raccogliere l’acqua che si infiltra, senza dover rincorrere i topi per i corridoi e senza dover vivere con la costante puzza di muffa nelle aule.”
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