Ha approfittato della breve attesa per formalizzare una denuncia per accendere e fumare uno spinello nella sala d’attesa dell’Ufficio Denunce della Questura.

Aveva smarrito i documenti

A rendersi protagonista di questo singolare episodio è stato un uomo catanese di 35 anni che, nei giorni scorsi, si è recato negli uffici di Polizia per denunciare lo smarrimento dei documenti. Una volta indicato l’ufficio, all’uomo è stato chiesto di attendere qualche istante. A quel punto, il giovane ha pensato di ingannare l’attesa fumando uno spinello.

Il gesto del giovane, però, non è passato inosservato all’Ispettore della Polizia di Stato in servizio in quel momento che, immediatamente, ha avvertito un forte odore di marijuana provenire proprio dalla sala attigua all’Ufficio Denunce.

Alla richiesta di chiarimenti da parte dei poliziotti, l’uomo ha ammesso candidamente di aver fumato lo spinello, come pure ha confessato di avere in una delle tasche dei pantaloni una piccola quantità di marijuana per uso personale.

Considerato quanto accaduto, gli agenti della squadra Volanti hanno provveduto a segnalare il giovane alla Prefettura che, oltre ad emettere una specifica sanzione pecuniaria, potrà disporre l’avvio di uno specifico percorso e potrà procedere alla sospensione dei documenti per l’espatrio o della patente di guida.

Altre vicende di droga in casa in altri contesti

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania hanno inferto un altro duro colpo al fenomeno dello smercio di stupefacenti, con la denuncia a piede libero per “detenzione ai fini spaccio di droga”, di una 33enne catanese.

Il blitz

I militari hanno raccolto elementi tali da ritenere che la donna potesse nascondere della droga nella sua abitazione, sita nel quartiere San Cristoforo. Hanno organizzato il blitz, per sorprenderla all’interno dell’abitazione, ma quando sono entrati in casa, la donna ha tentato di farli desistere dal perquisire gli ambienti, raccontando di trovarsi al quinto mese di gravidanza. L’atteggiamento nervoso della ragazza, però, ha avvalorato l’ipotesi investigativa dei Carabinieri che, dopo essersi assicurati del suo buono stato di salute, hanno cominciato a perquisire l’appartamento rinvenendo, sul tavolo della cucina, una busta in plastica con dentro sei involucri di cocaina.

Valore di 20mila euro

La droga, che avrebbe fruttato circa 20 mila sul mercato illegale, è stata sottoposta a sequestro, mentre la 33 enne è stata denunciata.