La Polizia di Stato ha chiuso un circolo privato nel centro di Catania che era in realtà una discoteca nella quale si somministravano al pubblico bevande alcoliche e superalcoliche, consentendo l’ingresso a chiunque pagasse un biglietto. Due le persone denunciate.

E’ accaduto la notte tra il 21 e 22 gennaio scorsi. Gli agenti hanno trovato nei locali una pista da ballo di circa 300 metri quadrati dove ballavano circa 250 persone.

La denuncia

Le denunce sono scattate perché non era stata effettuata la necessaria verifica della commissione tecnica attestante la solidità e la sicurezza dell’edificio e l’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente in caso di incendio. Il presidente dell’associazione è stato anche sanzionato per 258 euro perché sprovvisto della licenza rilasciata dal Questore per tenere trattenimenti danzanti e per 5.000 euro per aver somministrato senza autorizzazione bevande alcoliche e superalcoliche.

La rissa in discoteca a Vittoria

Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di revoca del provvedimento di arresto nei confronti di uno dei due quindicenni ritenuti responsabili del delitto di Capodanno, avvenuto nei pressi della discoteca la Dolce Vita, a Vittoria, in contrada Alcerito. La vittima, Marouene Slimane, tunisino di 30 anni, venne aggredito da tre ragazzi rumeni, due quindicenni e un diciottenne e finito con colpi di spranga e con un coltello. Il Tribunale catanese ha rigettato la richiesta del difensore del ragazzo più giovane, che aveva compiuto quindici anni nell’agosto scorso, che aveva chiesto una misura meno afflittiva e la collocazione del ragazzo in una comunità per minori ai fini di una rieducazione.

Il tribunale ha rigettato la richiesta, sottolineando come non ci sia, da parte del ragazzo, nessun segno di contrizione o di
ravvedimento. Il 20 gennaio, analogo provvedimento era stato assunto nei confronti dell’altro minorenne, che qualche giorno
fa ha compiuto 16 anni in carcere, difeso dall’avvocato Antonella Brancaforte. I due restano detenuti, il quindicenne nel carcere catanese di Bicocca, il sedicenne ad Acireale.

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