Dopo il terremoto politico dovuto allo strappo con la Lega, trema ancora il sindaco di Catania Salvo Pogliese. Ad averlo messo all’angolo – secondo quanto scrive oggi il quotidiano La Sicilia – sarebbe stato il gruppo “Grande Catania”. A quanto sembra, infatti, il primo cittadino etneo e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Castiglione (da sempre schierato con le truppe lombardiane), non si parlerebbero da giorni.

Nuova grana per la Giunta Pogliese

“Al secondo piano, sede della direzione consiliare – riporta il quotidiano catanese – c’è chi giura che da giorni il sindaco e Castiglione non si parlino affatto, in una sorta di guerra non dichiarata e di rapporti tesi che potrebbe magari sfociare in altro, visto che proprio ‘Grande Catania’ può contare su ben 6 consiglieri comunali”.

“La guerra in sordina del Mpa lombardiano”

In pratica l’Mpa lombardiano torna ad aleggiare negli equilibri di Catania e potrebbe diventare l’ago della bilancia tra gli scranni dell’Aula consiliare. Con “mal di pancia” autonomisti che riguarderebbero anche gli assetti delle partecipate comunali: su 5 società, 3 sono in mano a fedelissimi del sindaco Pogliese, mentre le altre 2 divise tra Forza Italia e Diventerà Bellissima.

All’Mpa – al momento – solo la presidenza della Pubbliservizi, unica partecipata della Citta Metropolitana.

Rebus catanese

In questi delicati equilibri politici, il futuro di Pogliese resta un rebus. Ma sembra che ci sia ancora spazio per ricucire. A partire dai rapporti con il Carroccio. Nonostante l’uscita di scena dell’assessore Fabio Cantarella, Pogliese ha ringraziato la Lega lasciando aperta una porta:

“Non mi stancherò mai di ripeterlo – ha detto nei giorni scorsi – va riconosciuto  merito soprattutto dell’azione della Lega, a Matteo Salvini e Stefano Candiani, che nel 2019 dal Ministero dell’Interno hanno salvato la nostra città dall’indebitamento, facendoci ripartire senza che nessun padre di famiglia perdesse il posto di lavoro. Si rassegnino, dunque, quanti pensano di condizionare le scelte del sindaco, con falsità o fantasiose ricostruzioni, utili solo a qualificare chi le esterna. Chi mi conosce, sa bene che la lealtà e lo stile sono un bagaglio irrinunciabile della mia condotta umana e politica. E per questo nutro piena fiducia, che con quanti lavorano per una vera unità della coalizione si ricucirà un dialogo nell’interesse della città di Catania, che ancora oggi paga i danni della precedente gestione del centrosinistra”.

 

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