Due persone sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta nel rione Nesima a Catania. Sono stati trasferiti in diversi ospedali della città e uno di loro sarebbe in gravi condizioni. Non è chiaro se i due uomini abbiamo entrambi ferite da armi da fuoco.

La sparatoria è avvenuta all’interno di un edificio di via Cantone. La polizia è intervenuta dopo una segnalazione alla sala operativa. Sul posto per rilievi e indagini la squadra mobile della Questura e agenti della polizia scientifica.

E’ giallo su dinamica e movente della sparatoria

Sono un giallo, al momento, la dinamica e il movente della sparatoria in cui due persone sono rimaste ferite nel rione Nesima a Catania. Secondo una prima ricostruzione, la polizia, intervenuta sul posto dopo una segnalazione alla sala operativa avrebbe trovato uno straniero in strada con ferite da cadute.

L’uomo sarebbe precipitato dal balcone del secondo piano di un palazzo di via Santo Cantone, che presentava dei danni alla ringhiera, come se l’uomo vi si fosse aggrappato prima di cadere. Ma dopo l’intervento di personale del 118 si è scoperto che era stato ferito anche con un colpo di pistola al collo. L’uomo è stato trasferito d’urgenza in ospedale, le sue condizioni sono definite molto gravi. Nella casa poi agenti delle Volanti, intervenuti per primi, hanno trovato una persona a terra: un italiano con una ferita da arma da fuoco alla tempia. Trasporto in ospedale è stato ricoverato in codice rosso.

I due feriti sono in nosocomi diversi. Ancora sul posto per rilievi e indagini è intervenuto personale della squadra mobile della Questura e agenti della polizia scientifica. Gli investigatori stanno cercando di accertare il motivo della presenza dei due nella casa e cosa sia successo.

Non si esclude una lite per motivi personali. Al momento sembra poco probabile che la sparatoria sia maturata nell’ambito di contrasti nella criminalità organizzata o locale. Sull’accaduto la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta, delegando le indagini alla squadra mobile.

I due feriti

La persona precipitata dal balcone dopo essere stata ferita con un colpo di pistola al collo non è uno straniero, ma un italiano di 47 anni, che è ricoverato al Policlinico. La persona trovata in casa, con una ferita da arma da fuoco alla tempia, è un albanese di 27 anni che è ricoverato all’ospedale Garibaldi centro. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori della squadra mobile c’è anche quella di una lite per l’uso dell’appartamento.

Giorni fa, sparatoria a Librino, giovane ferito con un colpo all’addome

Un giovane ferito con un colpo di pistola all’addome durante una sparatoria avvenuta alcuni giorni fa nel popoloso rione di Librino a Catania. Soccorso da personale del 118 è stato trasportato nell’ospedale San Marco. La vittima sottoposta a un intervento chirurgico, che ha interessato anche la milza. Indagano i carabinieri della compagnia Fontanarossa che stanno ricostruendo la personalità e le frequentazioni della vittima. Accertamenti sono sulla sua sfera personale. Sembra, infatti, che al momento sia escluso il coinvolgimento della criminalità organizzata.

La sparatoria a Palermo

Altra recente sparatoria, ma questa volta solo a scopo intimidatorio senza alcun ferito, avvenuta a Palermo appena qualche giorno fa. Ad indagare la Direzione Distrettuale antimafia su un episodio avvenuto nel quartiere Noce. Il 31 maggio scorso alcuni colpi di arma da fuoco furono esplosi contro le vetrine di un negozio in via Aurispa, proprio a due passi dalla centrale via Malaspina, zona commerciale e di uffici. L’inchiesta, adesso, formalmente aperta, ipotizza possa essersi trattato della classica intimidazione anche se non è l’unica pista che viene seguita.

Il ritrovamento della scientifica

Sul posto i carabinieri del nucleo investigativo che insieme alla scientifica hanno avviato le verifiche nell’area intorno al negozio di via Aurispa. Alla ricerca di eventuali testimoni e prove. Sarebbero stati trovati almeno tre fori sulle vetrine ma non è chiaro se al momento dell’esplosione dei colpi l’attività fosse aperta oppure chiusa. Insomma se il ritrovamento del danno sia avvenuto all’apertura. I militari sono intervenuti dopo le telefonate arrivate al 112 da parte di alcuni cittadini che avevano sentito esplodere i colpi probabilmente di pistola. Dopo gli accertamenti tecnici di rito e dopo aver raccolto solo frammentari racconti i carabinieri hanno informato la Procura di quanto riscontrato. L’episodio sembra avere i contorni della classica intimidazione.

 

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