Una nuova linea, senza passaggi a livello, che si estende per circa 2,6 chilometri, di cui 1,4 in galleria con le due fermate di Ognina ed Europa e una terza a Picanello che sarà attivata nel 2018. E’ il raddoppio della linea ferroviaria Catania Centrale – Catania Ognina, un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro.
Ad inauguralo è stato il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, accompagnato da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, e Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che hanno anche firmato l’Accordo Quadro fra Rete Ferroviaria Italiana e Regione siciliana rappresentata da Luigi Bosco, assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità.
L’accordo consente di pianificare nel medio/lungo periodo l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria e programmare l’incremento della capacità attraverso interventi di upgrading infrastrutturali e tecnologici per lo sviluppo dei servizi regionali.
Sottoscritto anche inoltre il Protocollo d’intesa tra Regione, Comune di Catania, rappresentato dal sindaco Enzo Bianco, dalla Società Aeroporto Catania (SAC) con la presidente Daniela Baglieri, da Rete Ferroviaria Italiana ed Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) nell’ambito della realizzazione della fermata Catania Fontanarossa a servizio dell’aeroporto.
Mentre a breve sarà avviato anche il progetto per l’interramento fra Bicocca e Catania Acquicella, che consentirà il prolungamento della pista dell’aeroporto Fontanarossa di Catania.
“L’accordo quadro fra Regione Siciliana e Rfi – ha detto Mazzoncini – che si aspettava da anni permetterà la chiusura e lo sblocco di un ‘collo di bottiglia’ in direzione Messina, inserito nel grande corridoio Messina-Catania-Palermo e di quello più grande ancora scandinavo-mediterraneo”.
Secondo quanto previsto e le stime dell’ad di FS Italiane “la fermata Catania-Fontanarossa sarà pronta entro un paio di anni e darà la gamba all’intermodalità che è una delle cose che Rfi sta spingendo nel suo piano industriale, una intermodalità importantissima tra un aeroporto come quello di Catania e il sistema ferroviario”.
Mazzoncini spiega che “avere la possibilità di collegare l’aeroporto con la stazione ferroviaria in 12-14 minuti, vuol dire potere distribuire i turisti che vengono in Sicilia. A questo seguiranno i lavori per l’interramento della linea ferroviaria che consentirà l’allungamento della pista dell’aeroporto”.
Maurizio Gentile, Ad di Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha chiarito che il collegamento veloce tra Catania e Palermo inserito nell’accordo quadro tra Regione siciliana e Rfi “verrà realizzato tramite la costruzione di un nuovo binario con una velocità di tracciato di 200 km/h entro il 2024. A quella data sarà possibile andare da Catania a Palermo in un’ora e 45 minuti. Nel 2027 è previsto invece il completamento del raddoppio che permetterà tempi di percorrenza ancora più bassi”.
Gli accordi odierni si inseriscono nel più ampio contesto dello sviluppo ferroviario regionale che passa dalla velocizzazione della linea Palermo – Catania – Messina.
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