E’ addirittura giunta sino a Messina la cenere lavica collegata all’eruzione avvenuta ieri sera dall’Etna. Questa mattina in tanti sono scesi per strada per rimuovere la cenere che aveva ricoperto auto, strade, portoni e finestre di casa. Non certamente un “tappeto nero” come è accaduto in altre circostanze ma comunque una situazione che ha creato qualche fastidio specie di buon mattino ai lavoratori o studenti pendolari. Foto incredibili arrivano dai Nebrodi: l’eruzione dell’Etna di questa notte ha lasciato un velo di cenere sulla neve dei monti del messinese che si trovavano sottovento, creando un panorama surreale.

Bellezza e “paura”

Quando accadono di queste manifestazioni naturali spesso la “paura” di un evento simile lascia spazio allo stupore e alla meraviglia della natura. La fontana di lava ha sprigionato una nube alta fino a 10 chilometri e a far da contrasto persino dei fulmini che si scorgevano in mezzo alla colonna di fumo. Una manifestazione che è stata visibile da Catania a Taormina fino alle isole Eolie mentre l’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha lanciato un’allerta rossa per i voli nell’aeroporto di Fontanarossa.

Le considerazioni di studiosi ed esperti

Da parte di studiosi ed esperti il coro è unanime e parlano di “spettacolo della natura”. Astronomitaly, la rete del turismo astronomico, ha osservato l’evento e lo ha descritto così: “Mentre le colate laviche, provocate dal primo parossismo del 2022, si ergono maestose dal cratere di Sud-Est, ricordiamo quella volta che ci siamo recati presso il comune di Troina per certificarlo fra i ‘Cieli Più Belli d’Italia’. Anche noi abbiamo assistito all’attività eruttiva dell’Etna, in quel momento molto debole ma ugualmente bella da osservare, con eruzioni di lava continue osservabili durante la notte, in compagnia delle maestose stelle, la Nebulosa di Orione e la Galassia di Andromeda”. Lo studio di geologia Trocchia parla di “un’eruzione di intensa energia. L’attività del cratere di Sud-Est è passata da stromboliana a fontana di lava con l’emissione di una nube di cenere lavica alta circa 10 chilometri che si disperde nel settore occidentale del vulcano. Il flusso lavico prodotto continua ad essere ben alimentato”.

La segnalazione dell’Ingv

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio etneo di Catania, ha segnalato che l’ampiezza media del tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori molto elevati ieri sera. Le sorgenti permangono nell’area del cratere di Sud Est, ad una quota di circa 2.900-3.000 metri sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha raggiunto valori molto elevati ed è  localizzata al cratere di Sud Est. L’Ingv ha emesso un’allerta per il volo di colore rosso ma l’attuale attività del vulcano non impatta sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale di Catania.

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