• Nuovo parossismo, fontana di lava e cenere sull’Etna
  • Stamattina nuova breve eruzione e colonna etuttiva
  • Attenzione alle colture, “Al momento non risultano produzioni danneggiate”

L’Etna continua con le sue spettacolari eruzioni e con un nuovo parossismo. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania comunica che è in corso una fontana di lava al Cratere di Sud-Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Est.

Nube eruttiva di 6.500 metri

L’analisi delle immagini di videosorveglianza mostra che la nube eruttiva ha raggiunto un’altezza di circa 6500 m sul livello del mare.  Dopo la fontana, si osserva un rapido decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori attualmente sono su livelli medi con tendenza all’ulteriore decremento. Il picco del tremore vulcanico è localizzato nell’Area del Cratere di Sud Est a una elevazione di circa 2900 metri di quota.  “L’analisi dei dati delle deformazioni del suolo – dice il comunicato dell’istituto catanese – evidenzia la stabilizzazione dei segnali clinometrici, dopo la perturbazione che ha raggiunto un’ampiezza massima”.

Attenzione alta sulle colture

Torna alta l’attenzione sulle colture, nella speranza che la cenere non provochi nuovi danni. “Al momento non risultano produzioni danneggiate, – si legge in una nota – ma resta alta la guardia”. Ad affermarlo è Coldiretti Sicilia in riferimento alle continue eruzioni del vulcano, riprese da circa una settimana. Già a febbraio e marzo, le colate laviche avevano provocato ingenti danni, “soprattutto al comparto vivaistico”. Ecco che torna la paura. “La paura riguarda non solo gli ortaggi – spiega Coldiretti – ma anche gli eventuali problemi che si potrebbero presentare agli alberi da frutto in fiore. Assistiamo a continui cambiamenti del vulcano. Ecco che serve avviare un nuovo sistema di salvaguardia degli imprenditori agricoli con norme mirate e veloci”.