• Nuova intensa attività esplosiva in atto nel cratere Sud-Est
  • Forti boati avvertiti anche a grandi distanze
  • Ingv-Oe di Catania ha emesso vona rosso ma al momento l’aeroporto Vincenzo Bellini è operativo

Non accenna a riposare l’Etna. Una intensa attività esplosiva è in atto dal cratere di Sud Est del vulcano con forti boati che sono avvertiti anche a grandi distanze. La nube vulcanica emessa, che ha già raggiunto un’altezza di 3.500 metri sul livello del mare, si disperse verso Est.

Vona rosso ma aeroporto operativo

È quanto si legge sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio Etneo (Ingv-Oe) di Catania che ha emesso un avviso per l’aviazione (Vona) di colore rosso, il massimo livello di allerta. L’attuale fase eruttiva dell’Etna non impatta, al momento, con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

In nottata sul vulcano si era conclusa attività

Si è concluso mezzora dopo la mezzanotte il quarto parossismo in sei giorni della nuova attività dal cratere di Sud-Est dell’Etna, iniziato nella tarda serata di ieri. È emerso dalle osservazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv)-Osservatorio etneo. L’analisi delle immagini satellitari ha mostrato che la nube eruttiva prodotta durante una spettacolare fontana di lava ha raggiunto un’altezza massima di circa 7.000 metri sul livello del mare e si è dispersa in direzione Nord-Est.

Il fenomeno è stato accompagnato da forti esplosioni e boati che si sono avvertite anche a grandi distanze. I valori di ampiezza media del tremore vulcanico al momento sono rientrati a livello medio-basso. La nuova fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Nei giorni scorsi lo Stromboli si era risvegliato

Negli scorsi giorni, invece, anche lo Stromboli si è risvegliato con un’attività effusiva, cominciata il 19 maggio scorso, che, comunque, non ha mai raggiunto la linea di costa, rimanendo confinato nella parte medio – bassa della sciara del fuoco.

L’Ingv di Catania ha reso noto sabato scorso, 22 maggio che ‘”l’attività effusiva, a carattere variabile, dello Stromboli non ha mostrato variazioni significative. Da immagini satellitari di ieri risulta che il fronte lavico si attestava ad una quota di 450 metri circa sul livello del mare mentre continua l’attività di spattering nei settori Nord e Centro-Sud e si osservano ancora in maniera discontinua episodi esplosivi più intensi”.

Dal monitoraggio del vulcano dell’arcipelago delle Eolie eseguito dall’Istituto è emerso, inoltre, come «l’ampiezza del tremore è sostanzialmente stazionaria, mantenendosi su valori medio-bassi. Anche la frequenza e l’ampiezza dei transienti riconducibili ad eventi esplosivi non mostrano variazioni significative rimanendo su livelli relativamente bassi».

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