Il titolare di un’azienda Catanese che opera on line è stato denunciato per un’evasione milionaria. La guardia di finanza ha scoperto iva non versata per oltre 3 milioni di euro. Nel corso delle verifiche accertata anche la distruzione dei libri contabili per evidentemente occultare i profitti.

Al vaglio normativa tributaria

I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania hanno eseguito la verifica fiscale nei confronti di una ditta individuale di Catania. Era attiva nel commercio via internet di prodotti elettronici. L’ispezione ha permesso di constatare presunte violazioni alla normativa tributaria per circa 3,4 milioni di euro. L’attività eseguita da unità specializzate del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania per gli anni d’imposta dal 2019 al 2021.

Le verifiche approfondite

Le verifiche hanno permesso di appurare la presentazione di dichiarazioni fiscali annuali non veritiere. Inoltre l’omessa presentazione delle stesse dichiarazioni allo scopo di occultare sistematicamente al fisco i ricavi annualmente conseguiti nell’esercizio dell’attività economica. Ci sono stati plurimi riscontri effettuati nel corso delle operazioni, sia di natura contabile che di carattere sostanziale. In tal senso accertato un volume complessivo di vendite non dichiarate al Fisco per 3,4 milioni di euro.

Distrutti libri contabili

A conclusione dell’attività ispettiva eseguita il titolare della ditta individuale è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Catania. Gli illeciti penali, oltre che per i profili di evasione fiscale si sono sostanziati anche per aver occultato o distrutto le scritture contabili. In questo modo non è stato possibile effettuare l’intera ricostruzione dei redditi o del volume di affari.

Recupero dell’illecita evasione

“L’attività – scrive il comando provinciale delle fiamme gialle di Catania – si inserisce nel più ampio quadro delle azioni svolte dalla Procura della Repubblica di Catania e dalla guardia di finanza etnea. Il tutto a tutela della finanza pubblica e della corretta concorrenza degli imprenditori sul mercato. Svolte complesse attività mirate, da un lato, a contrastare le più insidiose forme di frode fiscale che ledono gli interessi finanziari della collettività. Dall’altro, a garantire il recupero degli illeciti proventi dell’evasione, da destinare, una volta definitivamente acquisiti alle casse dello Stato, anche a importanti interventi economico e sociali”.

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