I carabinieri di Calatabiano hanno arrestato e condotto in carcere Roberto Santo D’Allura, 36enne di Taormina, accusato di evasione e procurato allarme. La notte dello scorso 5 aprile l’uomo, sottoposto misura degli arresti domiciliari, ha contattato il 112 dicendo di essere caduto in un burrone con la moto e di essere in pericolo. Immediate le operazioni di ricerca, con l’impiego di cani addestrati del nucleo carabinieri cinofili di Nicolosi. Utilizzato anche l’elicottero dei vigili del fuoco per il sorvolo dell’area interessata, con la partecipazione anche dei volontari dell’associazione ‘Magna Vis’ di Catania.

La scoperta dei militari

Solo la mattina del giorno successivo, dopo oltre 24 ore dalla richiesta di aiuto e 12 ore di ricerche, il 36enne si è presentato alla stazione dei carabinieri di Calatabiano, vestito con abbigliamento pulito, affermando di aver trascorso le ultime 24 ore nel dirupo nel quale era scivolato cadendo dalla moto. I militari, però, avevano già scoperto che D’Allura, quella notte, non era in pericolo di vita, ma anzi, prima aveva girovagato tra Taormina e Giardini Naxos e poi aveva anche acquistato e fatto uso di droga, trascorrendo la nottata a casa di un’amica. I carabinieri hanno denunciato il 36enne per evasione e procurato allarme, richiedendo al magistrato di sorveglianza la sospensione del regime di detenzione domiciliare, da sostituire con quello in carcere.

Evade i domiciliari e picchia il padre

I carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno arrestato un 22enne di Castellammare in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa dalla sezione penale misure di prevenzione del tribunale di Trapani. Il provvedimento scaturisce dalle violazioni alla precedente misura cautelare cui era sottoposto poiché, qualche giorno prima, benché agli arresti domiciliari, era stato sorpreso alla guida dell’autovettura del padre in giro per la città. All’atto del controllo i Carabinieri avevano inoltre constatato che il padre (che sedeva a lato passeggero), aveva il volto insanguinato riscontrando, da successivi accertamenti, che sarebbe stato proprio il 22enne a picchiarlo.