Con un coltello ferisce in più parti del corpo il fratello. Lo ha fatto perché aveva avuto una discussione banale e in questo modo aveva voluto reagire, perdendo il lume della ragione. E’ accaduto nel Catanese dove la vittima ha raccontato tutto ai poliziotti, non esitando anche ad indicare chi era stato. Finisce un manette l’aggressore.

L’accusa

L’indagine è stata affidata alle Volanti della questura di Catania che, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato un uomo di 78 anni con l’accusa di lesioni personali aggravate. I poliziotti sono intervenuti in seguito alla segnalazione da parte del personale del 118 che era intervenuto per soccorrere la persona ferita da arma da taglio.

Diverse ferite

Diverse pattuglie dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura sono intervenute al villaggio Sant’Agata di Catania dove prendevano contatti con la vittima. Addosso portava ancora i segni della violenta colluttazione: ferite da arma da taglio nel dorso della mano, alla schiena, al torace ed anche una profonda al fianco destro. Lui stesso agli agenti ha sostenuto che a colpirlo era stato il fratello, con il quale aveva litigato per futili motivi. L’uomo veniva immediatamente trasportato all’ospedale San Marco per le cure del caso.

Trovato il coltello

Gli agenti decidevano quindi di entrare nell’abitazione, trovando il fratello della vittima, che si presentava in stato di alterazione a causa dell’abuso di alcool. Quindi, procedevano ad una perquisizione personale e domiciliare grazie alla quale rinvenivano e sequestravano il coltello utilizzato dall’uomo per ferire il fratello.

Ferito in prognosi riservata

L’uomo ferito veniva trasportato al pronto soccorso ed è stato dichiarato dai medici in prognosi riservata, a causa della ferita al fianco che aveva interessato anche il fegato. L’aggressore invece è stato accompagnato in questura per gli accertamenti di rito. Dell’avvenuto arresto veniva data notizia al pubblico ministero di turno che ha disposto per il 78enne la misura degli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima.

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