Investiti in pieno da una fiammata durante il barbecue di Pasquetta. È successo a Milazzo, dove un quattordicenne è stato ferito dalle fiamme in varie parti del corpo, è capitato a Belpasso dove i feriti sono stati tre. Il più grave è un ragazzo di 20 anni con ustioni sul 40% del corpo.

Rosario Ranno, direttore dell’Unità operativa complessa Centro Grandi Ustioni, illustra le condizioni dei feriti. “Questa è una strage che si ripete regolarmente. L’incidente più grave si è verificato qui in provincia di Catania con tre ragazzi coinvolti in una esplosione di una bottiglia d’alcol che utilizzata per il barbecue poi si trasforma in una molotov perché il ritorno di fiamma la fa esplode e quindi colpisce tutti coloro sono nelle vicinanze”.

“Il più grave è un ragazzo di 20 anni”

Destano preoccupazioni le condizioni di un giovane 20enne con ustioni sul 40% del corpo e vie aeree colpite dalle ustione. Queste le parole del dottore Ranno: “Il più grave di tutti è un ragazzo di 20 anni con ustioni di 40% della superficie corporea di secondo e terzo grado quindi ustioni gravi che interessano gli arti superiori circonferenzialmente il torace. E cosa più grave ha compromesso le vie aeree, sia quelle superiori che quelle polmonari colpite da ustioni”.

“Una decina di casi”

Il dottor Ranno prosegue: “Abbiamo avuto una decina di casa. Purtroppo questa abitudine insana di non utilizzare i normali liquidi a base di olio che non hanno potere detonante e sono in vendita. Purtroppo l’uso dell’alcol non si riesce ad impedire”.

Non gravissime le ustioni dell’uomo ferito al Lungomare

Il direttore dell’Uoc del Centro Ustioni Garibaldi parla poi delle condizioni dell’uomo ferito durante l’incendio al Lungomare a Catania: “Le ustioni dal punto di vista generale non sono gravissime: la superficie totale è al di sotto del 10-15% e le ustioni cutanee sono di secondo grado, non gravissime, in genere guariscono spontaneamente. La situazione importane riguarda il fatto che la persona ha respirato fumi caldi. Non sappiamo se tossici. Per cui è stato intubato e trasferito in rianimazione sperando che i problemi polmonari si risolvano presto e continuare la nostra opera di guarigione. I rianimatori cercheranno di migliorare gli effetti della respirazione. Dal nostro punto di vista siamo in grado di fare medicazioni mantenute in loco per cinque-sei giorni”.

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