- Sono stati celebrati a Milo, in forme strettamente privata, i funerali di Franco Battiato
- Davanti ai cancelli di Villa Grazia una cinquantina di ammiratori
- Presenti alle esequie alcuni amici artisti, tra loro Carmen Consoli e Alice
- Il sindaco di Riposto ha annunciato l’intitolazione di una grande piazza a Battiato
“Hanno partecipato anche alcuni monaci buddisti come amici. Franco era un cattolico. Era tutto, era anche cristiano. Ci sono stati diversi interventi e testimonianze di suoi amici e colleghi artisti. Come presbiteri abbiamo espresso il messaggio di Franco, ovvero che lui non è morto: la morte è un passaggio. Franco è passato da una stanza ad un’altra. E’ presente in mezzo a noi. Abbiamo anche ripetuto una preghiera che lui faceva: ‘Padre mio io mi abbandono a te. Fa di me ciò che ti piace. Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio”. Lo ha detto padre Orazio Barbarino, prete di una chiesa di Linguaglossa, che stamane ha preso parte alla ‘veglia di preghiera’ per dare l’ultimo saluto a Franco Battiato.
Battiato “artefice del suo destino”
“Franco Battiato è stato l’artefice del suo destino. E mi piace pensare che sia stata una sua scelta. Lui non ha mai avuto paura della morte. Franco lo sapeva, lo aveva sempre detto nei suoi brani che siamo tutti di passaggio”. Queste le parole di Luca Madonia, artista ed amico personale di Franco Battiato, rilasciate ai giornalisti a Milo (in provincia di Catania) davanti alla villa dell’artista nel giorno dei suoi funerali tenutisi in forma strettamente privata.
La veglia di preghiera, ammiratori davanti Villa Grazia
I cancelli di Villa Grazia stamane si sono aperti solamente per pochi amici che hanno voluto partecipare alla ‘veglia di preghiera’ per Franco Battiato. Fuori, sotto un sole cocente, una cinquantina di persone venute a rendere omaggio al maestro. La prima ad arrivare stamane è stata Carmen Consoli, seguita da Alice. A destra del piccolo cancello della villa c’è un foglio di carta con la scritta ‘Ora guarirai da tutte le malattie’, attorniato da alcuni omaggi floreali.
Lutto cittadino a Milo
Vicino c’è uno dei manifesti fatti affiggere dal Comune di Milo, che per oggi, in occasione delle esequie in forma strettamente privata. ha proclamato il lutto cittadino. “Uomo straordinario e artista immenso, che in molti modi e tante occasioni – c’è scritto – ha dimostrato per Milo affetto e disponibilità, dopo averlo scelto come luogo in cui vivere e da cui trarre ispirazione. La cittadinanza si tinge attorno ai familiari e si unisce al loro dolore”.
Presente anche il sindaco di Riposto, suo paese natale
A salutare per l’ultima volta Battiato stamane sono arrivati, anche il sindaco di Milo Alfio Cosentino, il compositore Roberto Cacciapaglia, i cantautori Yuri Camisasca e Giovanni Caccamo. Anche Enzo Caragliano, il sindaco di Riposto, paese Natale di Battiato, ha voluto salutare l’artista. “Franco Battiato, il miglior concittadino che abbiamo avuto. Riposto gli ha dato i natali – ha detto Caragliano – e lui lì è cresciuto per le avventure nelle strade del mondo che lo hanno portato ad essere una figura universale. Gli intitoleremo una grande piazza fronte mare così lui potrà vedere sia il mare e sia l’Etna che amava tanto”.
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