È di due arresti e 5 denunce il bilancio di un’attività di controllo del territorio nel catanese da parte della polizia. Ad essere stati contestati vari reati: furti, documenti falsi ed evasione. Le attività si sono concentrate tra Catania e Adrano.

Tutto con la luce a scrocco

Ancora episodi di furto di energia elettrica sono stati scoperti dagli agenti del commissariato di Adrano che sono intervenuti con la collaborazione del personale addetto alla società E-distribuzione. Grazie ad un’attività info-investigativa, infatti, sono stati scoperti 4 allacciamenti irregolari alla rete elettrica, grazie ai quali altrettanti appartamenti prelevavano illegalmente l’energia, in modo da non pagare neanche un centesimo di bolletta. Un uomo di 57 anni e la figlia di 36 sono indagati per furto aggravato, insieme a una 31enne e a una 51enne, tutti abitanti nello stesso rione delle case popolari di via della Regione ad Adrano. Tra i denunciati tre annoverano già precedenti di polizia. Con l’ausilio dei tecnici di E-distribuzione, che hanno certificato l’illecito prelievo di elettricità, i cavi utilizzati sono stati rimossi e sono stati quindi ripristinati gli allacci regolari.

Il permesso di soggiorno con un documento falso

Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della questura di Catania hanno arrestato un cittadino della Guinea Bissau di 22 anni con l’accusa di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Il giovane si era presentato per il rinnovo di un permesso di soggiorno, dopo aver inviato l’apposito Kit postale con la documentazione necessaria e aver ottenuto telematicamente l’appuntamento per completare la procedura ed essere compiutamente identificato con valido passaporto, rilasciato dallo Stato di provenienza. Ed è in questa circostanza che i poliziotti hanno avuto i primi dubbi sull’autenticità del passaporto del guineano e, quindi, hanno sottoposto il documento a controllo attraverso l’esposizione alla “lampada di wood” e, successivamente, per poi proseguire con accertamenti più approfonditi esperiti presso il gabinetto regionale di polizia scientifica. Dagli esami è emersa subito la contraffazione del documento in quanto la pagina dei dati personali risultava integralmente sostituita con stampa non conforme. Il giovane, quindi, è stato immediatamente arrestato e rimesso in libertà dall’autorità giudiziaria perchè privo di precedenti.

Evade dai domiciliari, torna dietro le sbarre

A Catania gli agenti delle volanti hanno dato esecuzione a un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare che ha disposto la custodia in carcere di un venticinquenne catanese. L’uomo, che si trovava agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato commesso lo scorso anno, nei giorni scorsi si era reso responsabile del reato di evasione, essendo stato sorpreso fuori dalla propria abitazione nel corso di un controllo degli agenti. I poliziotti lo hanno quindi condotto in questura da dove è stato trasferito nel carcere di piazza Lanza.

Smonta pezzo di auto, scoperto dagli agenti

Un’altra operazione è stata portata avanti nella notte nella zona di via Palermo. I poliziotti hanno notato un giovane in atteggiamenti sospetti con una scatola in mano che camminava con passo spedito. E’ stato quindi fermato e identificato, ed è stato scoperto che in quella scatola aveva la calandra di un’autovettura Smart. Intuendo che l’avesse appena rubata gli agenti hanno avviato degli accertamenti e sono riusciti a risalire all’auto da cui era stato asportato il pezzo meccanico. Per il giovane è arrivata una denuncia.

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