La Gazzetta del Mezzogiorno a partire da domenica 3 marzo non sarà in edicola: una scelta “votata dall’assemblea dei giornalisti che hanno proclamato lo sciopero a oltranza, causata dalla persistente assenza di risposte da parte degli amministratori giudiziari sul pagamento degli stipendi e dei versamenti previdenziali arretrati, nonché sulle incertezze del futuro della testata”.

“Una situazione che si trascina ormai da mesi – scrivono i giornalisti annunciando la decisione sul sito della testata – sin da quando il 24 settembre scorso, il tribunale di Catania ha sottoposto a sequestro le quote societarie dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, azionista di maggioranza (70%) della Edisud Spa società editrice del quotidiano che vanta oltre 131 anni di storia”.

In una lettera al lettori pubblicata oggi, i giornalisti spiegano, tra l’altro, che non si tratta “di uno sciopero di qualche giorno, ma di uno sciopero a oltranza proclamato dall’assemblea di redazione. Il motivo è presto detto: siamo stanchi di essere umiliati. Stanchi di una situazione che si protrae ormai dallo scorso mese di ottobre e che, malgrado il nostro impegno e il nostro spirito di sacrificio per garantire la presenza del quotidiano in edicola, ha visto costantemente calpestata la nostra dignità”.

“È ormai venuto meno un requisito indispensabile – affermano – il rispetto della dignità dei lavoratori, un rispetto che si concreta anche e soprattutto nel diritto a vedersi retribuire le prestazioni. E che per assurdo ci viene negato proprio dallo Stato, subentrato dopo il sequestro all’editore Mario Ciancio Sanfilippo nella gestione del giornale”.