Gratta e vinci trasferiti da una rivendita autorizzata ad un’altra che invece non aveva l’autorizzazione da parte dell’ente monopoli. Ad accorgersi di questa manovra, e questo flusso illegale di soldi per la vendita dei tagliandi, è stata l’azienda “Lotterie nazionali” che ha subito segnalato l’anomalia all’agenzia delle dogane. I riscontri sono stati immediati: al momento del blitz, gli agenti hanno verificato che in quella rivendita siciliana c’erano in bella mostra i ticket della lotteria istantanea. Vendita che però non poteva essere fatta proprio per l’assenza di quelle autorizzazioni necessarie. Da una verifica rapida ci si è accorti che questi biglietti provenivano da un’altra rivendita che era però legalmente autorizzata. Ora il titolare rischia pesanti sanzioni.
I numeri del sequestro
Oltre 1.400 biglietti delle lotterie istantanee “Gratta & Vinci” sequestrati nei giorni scorsi in un centro della provincia di Catania. L’operazione trova il culmine dopo un intervento ispettivo effettuato dai funzionari dell’agenzia delle dogane e monopoli della sede operativa di Messina. La verifica è stata effettuata presso un esercizio al cui interno venivano ampiamente pubblicizzati e offerti in vendita tagliandi “Gratta & Vinci” in assenza del prescritto contratto di autorizzazione allo svolgimento dell’attività di gioco con il concessionario.
Attività di intelligence
Grazie all’attività di intelligence della direzione centrale giochi di Roma, che ha segnalato l’anomalia di gioco effettuato nell’esercizio, è scattato il controllo. Il personale dell’agenzia, in collaborazione con l’azienda “Lotterie Nazionali”, ha ricostruito il flusso irregolare che consentiva all’esercente di trasferire i tagliandi per la vendita da un esercizio commerciale autorizzato, ubicato in altro Comune, al punto vendita non in regola con le disposizioni vigenti.
Esiti al vaglio delle autorità
A seguito del sequestro per le difformità emerse, i controlli si sono conclusi con la trasmissione del verbale delle operazioni compiute ai competenti uffici per la contestazione e l’applicazione delle relative sanzioni.
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