Il custode del cimitero di un comune dell’hinterland etneo è stato denunciato dai carabinieri del Nas perché trovato senza Green pass. Per recarsi sul posto di lavoro avrebbe esibito una serie di esiti di tampone nasale rilasciati da laboratori privati falsificati. I militari hanno accertato che la data di rilascio dei documenti sanitari era falsificata e veniva aggiornata per ottenere il rilascio del Green pass. I falsi referti sono stati sequestrati.

Il sistema

In pratica andava a modificare il certificato rilasciato da precedenti tamponi effettuati in un laboratorio per “aggiornarlo” e mettersi a suo modo in regola almeno sul piano documentale. I militari dell’arma, però, hanno capito in qualche modo che qualcosa non quadrava. Per questo motivo hanno effettuato delle verifiche scoprendo che in realtà in quelle date indicate il dipendente comunale non aveva mai fatto alcun tampone.

I controlli nel catanese

Proprio nel catanese le verifiche di questo tipo sono molto serrate. Appena un paio di giorni fa ci sono stati nuovi controlli a tappeto sui green pass da parte dei carabinieri. Sono arrivate sanzioni ai gestori di cinque attività commerciali e persino due denunce: qualcuno ha provato a fare il furbetto utilizzando il certificato verde non suo ed è stato smascherato.

L’attività

I militari di Fontanarossa hanno ispezionato numerose attività commerciali procedendo al controllo dei clienti presenti, sanzionando quindi il gestore di una sala giochi di Misterbianco per omesso controllo del “green pass” al personale, i titolari di un bar di Catania e di un chiosco di Misterbianco per il mancato possesso dello stesso certificato, nonché 4 clienti per mancanza di green pass che è obbligatorio nei luoghi al chiuso.

Le denunce

I militari della compagnia di Randazzo hanno denunciato un 53enne catanese e una 31enne padovana perché ritenuti responsabili del reato di sostituzione di persona. Avevano infatti chiesto il “green pass” a due clienti seduti ad un tavolo dei locali interni di un bar i quali però, con apparente solerzia, hanno esibito la certificazione ai militari. Dopo una veloce verifica i militari hanno però constatato lo stratagemma dei due che avevano loro fornito l’autorizzazione di altre due ignare persone, realmente intestatarie del certificato.

Altro titolare di bar pizzicato

Nel prosieguo del servizio, inoltre, è stato sanzionato il titolare del bar per omessa vigilanza nei confronti dei due clienti denunciati ed inoltre nel corso del servizio altri due soggetti sono stati sanzionati in quanto sprovvisti della certificazione e un altro titolare di un esercizio commerciale per omessa vigilanza nei confronti sempre dei clienti. Complessivamente sono sottoposti a controllo 102 esercizi pubblici e 516 persone.

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