“Quello che mi colpisce al Sud, e su cui dovremmo provare a concentrarci, è la capacità di attrarre, perché su questa si creano le occasioni per tornare. Questa è la sfida che mai come in questo caso noi dobbiamo provare a vincere insieme”. Lo ha detto il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano a margine di una visita alla sede dei Laboratori del Sud dell’Istituto nazionale di fisica nucleare di Catania.

“Purtroppo questa emigrazione – ha aggiunto – è tornata ad essere troppo spesso una necessità, l’unica via di mobilità sociale. E questo è inaccettabile, perché significa negare quel diritto a restare che significa il diritto a costruire il futuro sui propri territorio, che non può essere affidato soltanto alla tenacia e all’eroismo anche romantico di qualcuno che malgrado tutto continua ad esserci”.

“Nei prossimi giorni pubblicheremo il decreto che rende operativo ‘Resto al Sud’, che si allarga ai servizi, ma i giovani non tornano e restano per decreto: bisogna riavviare un processo di sviluppo profondo. Nessuno ha la bacchetta magica, posso soltanto dire che sono al lavoro tutti i giorni per questo”.

“Non lo dico con polemica – ha detto il viceministro -. Al governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ho dato disponibilità a lavorare insieme per evitare che un solo euro di fondi europei venga perduto. I siciliani non meritano di pagare due volte il costo delle inefficienze”.

“Nella legge di bilancio ho raddoppiato i fondi per la strategia nazionale di aree interne nella consapevolezza che non basta aumentarli”, ma “bisogna anche investire le amministrazioni pubbliche e centrali ed avere dei funzionari che si dedichino al funzionamento di questa strategia. E questo è stato il limite che abbiamo registrato fin qui” ha concluso Provenzano,N

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