Un sistema di premialità per le aziende che puntano alla sicurezza e alla qualità, “con una riduzione, ad esempio, dei costi assicurativi per chi investe sulla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro”.

Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti in visita allo stabilimento Sibeg-Coca Cola alla Zona Industriale di Catania, prima degli incontri istituzionali che lo vedranno in questi giorni a Palermo.

“Questa azienda dimostra come si può fare bene anche in contesti difficili come la Sicilia – ha aggiunto il ministro – in una logica dove fattori quali innovazione e creatività, uniti a una gestione etica dell’impresa, possono davvero fare la differenza e spingere lo sviluppo”.

Dopo aver visitato lo stabilimento dell’imbottigliatore ufficiale di Coca Coca Italia – che dal 1960 opera nel capoluogo etneo, diventando “area test” per l’intero sistema – il ministro ha incontrato gli operai per condividere le riflessioni sul futuro del Paese, oggi in attesa degli effetti delle riforme attuate dal Governo.

“Ho deciso di portare avanti il mio lavoro – ha continuato Poletti – fuori dalle stanze istituzionali, partendo proprio dalla conoscenza delle imprese e dei territori in cui operano, perché è dentro le fabbriche che si crea occupazione e che si garantisce una prospettiva ai giovani. Noi dobbiamo affiancare le realtà produttive nei processi di miglioramento delle performance, conoscere quali sono i loro programmi, i progetti, le responsabilità, le criticità, individuando le imprese che rappresentano l’eccellenza del nostro Paese, elevandole a modello e costruendo un sistema imprenditoriale virtuoso”.

Ad accogliere il ministro, il presidente Sibeg Cristina Busi Ferruzzi e l’amministratore delegato Luca Busi, che ha sottolineato “l’impegno quotidiano volto a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori all’interno dello stabilimento, che occupa a oggi 320 dipendenti. In questi anni – ha concluso Busi – abbiamo intrapreso una precisa direzione: innalzare i livelli occupazionali e posizionarci quale impresa “green”. Il tutto, facendo squadra e creando un gruppo compatto che crede e si riconosce nei valori aziendali”.