“L’accaduto ci porta anche ad interrogarci sulla società di gestione, la Sac, e sulla sua capacità di garantire la sicurezza all’interno dello scalo aeroportuale di Catania”.

Riflettori del M5S sulla Sac

Lo afferma il deputato regionale del M5S, il siracusano Carlo Gilistro che solleva più di una perplessità sul piano della sicurezza andato in frantumi dopo lo scoppio dell’incendio all’aeroporto Fontanarossa di Catania.

“Valuteremo esito della commissione indagine”

“La società di gestione, la Sac, ha avviato una commissione interna d’indagine. Leggeremo – dice il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro – con attenzione gli esiti. E confido nel lavoro della Procura di Catania che ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. Ringraziamo la buona sorte se oggi dobbiamo piangere solo le conseguenze dovute alla sospensione dei voli. Ma non possiamo affidarci alla fortuna su questi temi. Se si comunica al mondo una idea di insicurezza delle nostre infrastrutture, diventerà difficilissimo recuperare.  Veniamo giudicati anche sulla base di questi fatti, veicolati dai media internazionali”.

“Sistemi anti incendio in tilt” per Più Europa

Palmira Mancuso, della Direzione Nazionale di Più Europa mette il dito nella piaga del piano della sicurezza di Fontanarossa, finito sotto i riflettori della Procura di Catania.

“Siamo profondamente preoccupati dice – e sconvolti dalle recenti notizie riguardanti l’incendio avvenuto all’aeroporto di Catania, dove i sistemi anti-incendio non hanno funzionato adeguatamente mettendo a rischio la sicurezza di passeggeri e dipendenti. In un aeroporto così importante, tra i più trafficati in Italia, è inaccettabile che si sia verificato un tale fallimento della sicurezza”.

Le responsabilità

Più Europa chiede che vengano fuori le responsabilità.  “Riguardo alla gestione di emergenza – dice Mancuso – e delle procedure di sicurezza è essenziale che si conduca un’inchiesta approfondita e trasparente per individuare chi sia responsabile di questa grave negligenza e assicurare che simili incidenti non si ripetano rispondendo ad alcune domande cruciali. Innanzitutto, cosa ha impedito ai sistemi anti-incendio di scattare durante l’incidente? Chi è responsabile dell’installazione, manutenzione e funzionamento di tali sistemi e perché non sono stati efficaci?”

“Siamo sconcertati dalle affermazioni riguardanti l’assenza di un piano di evacuazione e il mancato coinvolgimento del personale competente per affrontare una situazione di emergenza come quella verificatasi all’aeroporto di Catania.

Interrogazione a Salvini

“Come Più Europa, ci faremo portavoce anche al Parlamento per interrogare il ministro Salvini attraverso i nostri deputati Magi e Della Vedova, per accendere i rifettori sui gestori dell’aeroporto di Catania e applicare immediatamente misure correttive per migliorare la sicurezza e prevenire il ripetersi di simili eventi. Continueremo a monitorare attentamente lo sviluppo dell’inchiesta e ad agire per garantire una maggiore sicurezza e responsabilità nella gestione dell’aeroporto di Catania”.

Appello al Governo regionale

Il parlamentare regionale Gilistro, infine, lancia un appello al Governo regionale. “Chiedo all’assessorato regionale alle Infrastrutture che venga tutelato l’importante flusso turistico diretto alla provincia di Siracusa: la riprogrammazione dei voli su altri e più distanti scali (Trapani, Palermo, Lamezia Terme, Reggio Calabria) porterà all’inevitabile cancellazione di centinaia di prenotazioni nelle strutture ricettive siracusane che faticosamente erano riuscite a rimettersi in linea di galleggiamento dopo gli anni del covid”.

“Si punti su Comiso”

Si punti su Comiso, considerando come il 28% del flusso turistico che atterra a Catania, secondo i dati dell’associazione degli albergatori siracusani, è diretto alla provincia di Siracusa, evitando l’imbarazzante ricorso alle improponibili ferrovie o strade siciliane. Quanto agli aeroporti calabresi, la scelta si commenta da sè: un vero e proprio invito a non venire in Sicilia. A meno che la Regione o la Sac non vogliano indennizzare tutte le attività di ricezione e turistiche della provincia di Siracusa e Ragusa, si vigili sul corretto impiego dell’aeroporto di Comiso per le riprogrammazioni principali” conclude Gilistro.

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