Sarà stata l’aria natalizia e il tempo grigio, ma la metropolitana ha avuto strani effetti sulla popolazione catanese. Si perché a Catania, in questi giorni, c’è un’aria mittle-europea come scrive, simpaticamente, Gaetano su ‘Facebook’ descrivendo lo strano incontro fatto in una stazione della metro catanese.
Cuffie vistose nelle orecchie e bibita calda nel bicchiere di carta, in pieno stile berlinese, parigino o londinese. Lo stile è proprio quello del tipico utente di una qualsiasi underground europea, il problema è che a Catania fa un certo effetto. Effetto polpetta, diciamo.
Sul web e in particolare su ‘Facebook’ l’ironia sul ‘colpo di fulmine’ dei catanesi per la metro, la fa da padrone fin dal momento dell’inaugurazione. Possono appena due chilometri di linea ferrata sotterranea a far cambiare radicalmente le abitudini della città? Certamente no, ma provare a crederci, anche per poco, non costa nulla, evitando, però, di finire nel ridicolo.
Peccato che a farci tornare subito alla realtà, ci hanno pensato i vandali che, senza perder tempo, hanno danneggiato i vetri dell’ascensore della stazione Stesicoro. Ed ecco che si torna allo stile, quello di una città che si presenta sempre con due facce in netta contrapposizione. Da un lato il ragazzo con le cuffie e la cioccolata caldo in mano che, magari, legge durante il percorso della metro. Dall’altro lato quei giovani, perché sempre di giovani si parla, che decidono di sfregiare la città, per il solo gusto di farlo.
E’ come un cane che si morde la coda: un passo avanti, per farne due indietro. Peccato: sì perché nonostante tutto, nonostante i difetti, le critiche, forse anche nonostante la sua totale inutilità, la metro di Catania è il simbolo di una città che ci sta provando e anche se si trova a migliaia di chilometri di distanza dal centro del continente, vuole imparare ad essere un pizzico più europea.
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