Sono contrastanti i commenti dei sindacati al ritorno di Puccio La Rosa alla presidenza dell’Amt, l’azienda partecipata che si occupa dei trasporti pubblici catanesi.

Dalla Cisl arrivano gli auguri di buon lavoro e l’auspicio che “la partecipata possa riavere la necessaria governabilità per poter riprendere a svolgere un servizio essenziale per la cittadinanza catanese”

“Auspichiamo ora – aggiungono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Mauro Torrisi segretario del presidio provinciale della Fit Cisl catanese,  – che si possa riprendere il confronto, sia con la presidenza sia alla con la partecipazione dell’amministrazione comunale, affinché si affrontino i gravi problemi dell’azienda, le questioni che riguardano il personale, le risorse, il rapporto con la Regione e il piano industriale”.

Diversa, invece, la posizione della Cgil che in una nota del segretario Giacomo Rota parla di nomina che “ricorda il sapore di una minestra riscaldata. E avviene in tempi sospetti”.

“Non abbiamo nulla contro la persona di La Rosa – dicono Rota e Alessandro Grasso –  ma la sua pregressa esperienza in azienda non solo non ha registrato risultati soddisfacenti, ma è stata condotta in un clima di disprezzo per i rapporti sindacali. Un aspetto quest’ultimo, che non solo non possiamo accettare in linea di principio, ma che a maggior ragione si rivela dannoso in un contesto complesso come quello della Amt. I sindacati hanno segnalato più volte, anche recentemente, il fatto che sempre meno autobus siano in circolazione, nonché l’ammontare dei debiti in continua ascesa, l’assenza di un piano industriale, e una cattiva gestione interna che stanno mettendo in crisi il trasporto locale a discapito dei cittadini catanesi e dei lavoratori”.

Per Rota e Grasso, infine, “la nomina di La Rosa appare quanto meno poco chiara in questo delicato momento pre elettorale dove la corsa alle poltrone assume sfumature diverse rispetto ai mesi passati”.