Visita dell’Assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, questa mattina, alla biofabbrica di Ramacca, lo stabilimento, gestito dall’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) in provincia di Catania, che produce insetti antagonisti che vengono immessi nel terreno a difesa delle colture.
Una realtà siciliana e a dire il vero italiana, se si considera che lo stabilimento è appena il secondo in Italia, oltre quello di Cesena (Biolab).
“Con stupore ho appreso che non si vedeva a Ramacca un Assessore regionale da ben 14 anni – afferma Bandiera – La biofabbrica, che oggi il Governo Musumeci intende valorizzare e rilanciare, rappresenta una importante opportunità per la nostra Regione, che è prima in Italia per superficie coltivata con il metodo dell’agricoltura biologica, per cui riuscire a produrre degli insetti che possano inserirsi come predatori naturali di insetti e organismi nocivi, causandone la morte, senza l’uso di additivi chimici o trattamenti di alcun tipo, rappresenta un elemento cardine, per non dire indispensabile, nella lotta biologica”.
“C’è tanto da fare e al di là della presenza di oggi, ho formalmente chiesto, fornendo loro i necessari contatti scientifici che la struttura elabori, celermente, un programma per giungere, nel più breve tempo possibile, alla
produzione dell’insetto antagonista della cimice del nocciolo, che tanti danni sta arrecando ai territori vocati”, prosegue Bandiera.
Attualmente la fabbrica, che sta lavorando anche alla produzione di alcuni insetti predatori di parassiti degli agrumi, produce insetti, che rivende ad un prezzo calmierato, a circa 200 aziende, per una superficie totale servita di oltre 2 mila ettari.
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