• Lavoratori del servizio ristorazione delle sedi dei Vigili Del Fuoco della Sicilia in Stato di Agitazione
  • Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil , Fisascat Cisl e Uiltucs Sicilia lo proclamano per le sedi di Agrigento, Messina, Siracusa, Caltanissetta, Gela e Catania
  • I lavoratori verso lo sciopero se non vi sarà un intervento della stazione appaltante

Scatta lo stato di agitazione dei lavoratori impegnati nelle mense dei vigili del fuoco dopo la scelta di Elior, gestore subentrante, di procedere a demansionamenti e riduzioni orarie, nonché di non assorbire tutto il personale della gestione uscente, oltre a essere avversata dai sindacati nell’ambito dell’incontro propedeutico al cambio d’appalto, sta già creando problemi nell’erogazione del servizio.

Cosa chiedono i sindacati

Come denunciano i sindacati, i lavoratori, che hanno subito la riduzione oraria, sono paradossalmente costretti a prestare lavoro supplementare per garantire il servizio richiesto. Ora le segretarie generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, rispettivamente Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto, chiedono il ripristino del livello d’inquadramento, del parametro orario settimanale e delle condizioni economiche e normative previste dal Ccnl Ristorazione Collettiva e preannunciano ulteriori iniziative, compreso lo sciopero.

La protesta

“Considerato che il cambio appalto è stato comunicato soltanto tre giorni prima del subentro della Elior, – affermano Caiolo, Calabrò e Flauto – avevamo chiesto al Comando Regionale dei Vigili del Fuoco di rinviare tale termine, al fine di avere il tempo necessario per espletare gli approfondimenti del caso e, soprattutto, individuare soluzioni condivise a salvaguardia dei lavoratori. Il Comando Regionale non ha risposto a tale richiesta”.

I lavoratori minacciano lo sciopero

Le sigle sindacali chiedono di ripristinare “le giuste condizioni di lavoro in un appalto che, seppur senza il servizio mensa serale, comunque richiede un impegno lavorativo superiore al nuovo parametro orario adottato da Elior, che prima diminuisce l’orario settimanale di lavoro e poi ricorrere al lavoro supplementare, creando un notevole disagio ai lavoratori, soprattutto a chi ha subito anche un demansionamento. Se non vi sarà un intervento della stazione appaltante, né dell’appaltatrice, andremo allo sciopero”.