Beni del valore di 500 mila euro, una villetta in centro città e un’auto, sono stati confiscati dalla Dia di Catania a Roberto Morabito.

L’uomo, 49 anni, ritenuto dagli investigatori affiliato al gruppo ‘Picanello’ del clan mafioso Santapaola, è stato condannato in via definitiva per tentato omicidio e per una serie di rapine commesse tra Catania ed alcune città della Toscana.

Nel 2013, a nove anni e otto mesi di carcere per estorsione, usura e installazione di apparecchiature atte ad intercettare ed impedire conversazioni telegrafiche e telefoniche.

Oltre alla confisca dei beni, a Morabito è stata imposta la sorveglianza speciale per 2 anni e sei mesi con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Le indagini di natura economico-finanziaria e patrimoniale hanno evidenziato profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto da Morabito e dai suoi familiari. 

L’attività del Centro Operativo di Catania, incentrata sul principio di ‘doppia azione’, mira non soltanto a contrastare il fenomeno mafioso assicurando alla giustizia gli organici ai sodalizi criminali, ma anche ad aggredire le organizzazioni criminali sul piano patrimoniale, sottraendo loro e acquisendo alla disponibilità dello Stato i patrimoni illeciti.