Un pregiudicato catanese di 53 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Pedara su disposizione della Procura etnea, che hanno eseguito un provvedimento cautelare disposto dal giudice monocratico del tribunale etneo. La vittima delle violenze è l’ex compagna di 58 anni.

Già sottoposto alla misura di allontanamento

L’uomo, invalido su sedia a rotelle, già detenuto ai domiciliari con un residuo di pena di oltre quindici anni di reclusione per reati contro la persona, il patrimonio e l’ordine pubblico, era anche sottoposto alla misura dell’allontanamento dalla casa familiare, con di divieto di avvicinamento alla signora,in seguito a numerosi episodi di violenza. Nonostante le limitazioni fisiche, lo scorso 16 gennaio avrebbe messo in atto una violenta aggressione nei confronti dell’ ex convivente.

Le indagini hanno avuto inizio avuto inizio nell’anno 2022, quando i carabinieri della stazione di Pedara sono venuti a conoscenza dei vari episodi di violenza di cui la donna sarebbe stata vittima, in occasione di una sua denuncia per altra causa. In quell’occasione, in effetti, in un momento di sfogo, lei ha confidato ai militari tutti i maltrattamenti che da anni avrebbe subito in silenzio, da parte dell’ex compagno. L’uomo, però, non avrebbe avuto intenzione di desistere desistere nei suoi atteggiamenti aggressivi, continuando a minacciarla con frasi minatorie inviatele per messaggi.

Le minacce

“Ti verrò ad ammazzare e non ti finirà bene – scriveva – ti darò fuoco. Io sono quello che quando voglio do la vita e quando voglio la tolgo. Ti brucerò viva con la benzina, questa morte meriti”. L’ultimo episodio sarebbe avvenuto al culmine dell’ennesima lite, durante la quale la donna, dopo essere stata raggiunta dal suo aguzzino, che si spostava per le vie cittadine a bordo del proprio veicolo elettrico, presso la loro ex abitazione di Pedara l’avrebbe violentemente percossa causandole un “trauma cranico, trauma facciale con edema del volto, trauma emitorace e addome con frattura della settima ed ottava costa destra”, con una prognosi di 21 giorni. In relazione a questi fatti, è stata quindi disposta la custodia cautelare in carcere

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