Ancora un episodio di violenza domestica a Catania. I carabinieri della stazione di Librino hanno arrestato un 25enne catanese per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate ed estorsione ai danni della madre e della zia materna.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Catania, hanno fatto luce su condotte abusive ripetute nel tempo dal giovane nei confronti dei suoi familiari. La madre, stanca delle continue richieste di denaro del figlio, che utilizzava per acquistare droga, ha denunciato il ragazzo ai carabinieri.
Botte alla madre e alla zia
In un episodio il 25enne ha picchiato e insultato la madre per costringerla a dargli soldi per comprare droga. Le ha anche sottratto il telefono cellulare e l’ha minacciata di morte: “Dammi i soldi o ti ammazzo”, per poi desistere per il fermo rifiuto della madre ed anche per l’intervento dei carabinieri allertati dalla donna.
In un’altra occasione, il giovane ha strattonato la zia per ottenere denaro, senza riuscire nel suo intento grazie alla resistenza della donna. Il 25enne ha poi aggredito nuovamente la madre, strappandole la borsetta dopo averla picchiata. Le lesioni riportate dalla donna l’hanno costretta a recarsi al pronto soccorso.
I carabinieri hanno avviato il “codice rosso” e hanno eseguito gli accertamenti necessari. Le indagini hanno permesso di delineare il quadro dei maltrattamenti subiti dalle vittime e hanno portato all’arresto del 25enne, che si trova ora agli arresti domiciliari.
Tre giovani arrestati per il furto di un cantiere edile
O carabinieri della sezione radiomobile di Gravina di Catania hanno arrestato tre giovani e denunciato un minore per furto aggravato in concorso all’interno di un cantiere edile a San Pietro Clarenza.
Intorno alle 22.30 una pattuglia impegnata nella prevenzione dei reati predatori ha notato movimenti sospetti all’interno di un cantiere situato in via degli Oleandri. I militari, insospettiti dall’attività in un’area al buio, si sono avvicinati a piedi e hanno sorpreso un ventenne di Belpasso mentre tentava di fuggire. Il giovane, incapace di fornire una giustificazione plausibile per la sua presenza nel cantiere, ha mostrato segni di nervosismo, facendo sospettare la presenza di complici.
Continuando le ricerche, i carabinieri hanno individuato un furgone parcheggiato in via Umberto, la strada principale del paese. L’interrogatorio del ventenne ha rivelato che il furgone era stato noleggiato per il furto. Le indagini hanno portato all’identificazione di un 21enne di Camporotondo Etneo, che è stato rintracciato nei pressi della sua abitazione insieme a un 29enne di Belpasso. Poco dopo, anche un minorenne di Belpasso è stato fermato.
I quattro giovani hanno confessato di aver noleggiato il furgone la mattina precedente con l’intento di rubare nel cantiere, sicuri dell’assenza di telecamere di videosorveglianza. Con le prove raccolte, i carabinieri hanno arrestato i tre maggiorenni e denunciato il minore alla Procura per i minorenni.
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