I Carabinieri della Stazione di Biancavilla, coadiuvati dai colleghi della C.I.O. del XII° Reggimento Sicilia e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, hanno arrestato un commerciante di 44 anni del posto, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi bianche.
Nell’ambito di un servizio finalizzato ai controlli in materia di legislazione speciale e tutela del lavoro, nonché delle misure di contenimento alla diffusione del virus “covid-19” in ambienti di lavoro, i militari hanno eseguito un accesso ispettivo in un bar di via Vittorio Emanuele.
Appena entrati nel locale, i carabinieri hanno visto un giovane cliente – segnalato più volte per uso personale di sostanze stupefacenti – alzarsi di scatto da una delle sedie del bar per recarsi in bagno e cercare di disfarsi, inutilmente, di uno spinello appena confezionato.
A quel punto si procedeva a perquisire l’esercizio pubblico riuscendo a rinvenire e sequestrare: oltre 80 grammi di marijuana, di cui una parte già suddivisa in dosi pronte ad essere smerciate, nascosta all’interno di uno stanzino adiacente al bancone dedicato alla clientela, un bilancino elettronico di precisione, del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da porre in vendita, 125 euro in contanti, trovati all’interno del portafogli del proprietario del bar, ritenuti il provento dell’attività illecita, nonché una baionetta con lama della lunghezza di 56 cm, trovata invece in casa dell’uomo.
Nel medesimo contesto operativo, i carabinieri del N.I.L. elevavano sanzione amministrativa equivalente ad euro 400 per la mancata redazione del protocollo aziendale e relativa regolamentazione “anti covid-19” con sanzione accessoria della chiusura dell’attività per la durata di giorni 5 per l’assembramento di persone all’interno dell’esercizio pubblico senza utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Analogo controllo veniva effettuato all’interno di un altro bar di via Vittorio Emanuele, dove sono state elevate sanzioni per oltre 27.000 euro, per violazioni in materia di legislazione sociale, con provvedimento di sospensione adottato, poiché l’esercente occupava 4 lavoratori in nero su quattro presenti e recuperati contributi Inail e Inps per euro 5.000.
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