Una manifestazione che, ogni anno, esalta l’ambiente, il verde e la sapienza dell’uomo nell’organizzare la natura. E che esalta l’arte a trecentosessanta gradi.
È la terra la protagonista di ‘Dove fiorisce la Jacaranda’, la mostra mercato di piante del giardino mediterraneo, in programma sabato 10 giugno e domenica 11 giugno, nella splendida cornice di Villa Trinità a Mascalucia.
Dopo l’acqua, che ha caratterizzato l’edizione 2016, sarà la terra il fulcro intorno al quale si svilupperà la creatività degli artisti presenti e dei vivaisti che esporranno, in particolare, le eccellenze nella produzione di bulbi da fiore, tuberi, espressione di bellezza celata, che si sviluppa sottoterra.
“L’idea è quella di realizzare un vero e proprio parco-museo, all’interno di uno dei grandi Giardini italiani – spiega Salvatore Bonajuto, ideatore della manifestazione e padrone di casa, insieme alla moglie Marina, della splendida tenuta familiare che da quattro anni ospita la mostra – ispirandoci a Respirart, il  parco d’arte ad alta quota della Val di Fiemme che quest’anno sarà nostro partner”.
Ed è dal parco della Val di Fiemme, dove si trovano alcune delle loro creazioni, che arrivano i due scultori che realizzeranno le opere per Dove fiorisce la Jacaranda: Marco Nones e Giampaolo Osele. Il primo realizzerà Gusci, i cui materiali saranno realizzati in cemento mescolati con terra e cenere dell’Etna. Una volta “in natura”, assumeranno la patina del tempo e raccoglieranno “memorie” (foglie, muschi, funghi, ecc.). Il secondo realizzerà Sphera, un’opera composta con lamine di rame ossidato.
“Un evento che rappresenta un motivo di vanto per il nostro Comune e per il nostro territorio – afferma Giovanni Leonardi, primo cittadino del Comune di Mascalucia, partner istituzionale della quinta edizione di Dove Fiorisce la Jacaranda – ed è per questo che l’amministrazione da me guidata ha voluto sostenerlo concretamente”.
L’edizione 2017 vedrà infine la partecipazione del FAI, AIAPP, i paesaggisti  siciliani, Legambiente ed altre associazioni ambientaliste, nonché di giornalisti italiani e internazionali e delll’artista Alessandra Bruno.
Presenze che attestano  l’importanza della manifestazione che, dopo cinque edizioni, si conferma occasione d’oro per esaltare il territorio etneo e le produzioni botaniche, ma anche per parlare di cultura e di arte.