Ai domiciliari apre un’officina abusiva davanti casa e assembla pezzi di scooter rubati. Arrestato in flagranza un 46enne catanese, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altri reati. In questo caso le accuse per lui sono di ricettazione ed evasione.
Operazione contro il mercato nero
La scoperta fatta dai carabinieri della squadra Lupi del nucleo investigativo di Catania. Ad essere sviluppata una mirata attività info-investigativa mirata al contrasto del “mercato nero” della ricettazione di motoveicoli rubati. In questo contesto appurato che l’uomo aveva allestito un’officina abusiva a “cielo aperto” lungo il marciapiedi adiacente la propria abitazione, nel quartiere Picanello di Catania. Qui si prodigava per smontare e riassemblare parti di scooter provento di furto. In particolare, il 46enne smontava completamente i mezzi cambiandone le carene, la targa e le varie componenti meccaniche ed elettriche. Facendo così i ciclomotori non era più possibile identificarli se controllati su strada dalle forze di polizia.
Il blitz
Al momento del blitz, i carabinieri hanno quindi trovato 8 motocicli parcheggiati davanti l’abitazione del pregiudicato. Un nono scooter, un Honda SH 300, completamente smontato, era invece occultato in maniera sospetta nell’androne dell’abitazione. Proprio di fronte alla porta di ingresso di casa sua, al piano terra. Come in un puzzle, i militari hanno provveduto a recuperare tutti i pezzi del mezzo che erano sparsi in terra: forcella, ruote, contachilometri analogico, marmitta, sellino, manubrio, pedana. Questo controllo approfondito ha permesso di accertare che quell’Sh nascosto era stato rubato lo scorso 3 settembre da una signora catanese di 45 anni.
Dentro l’appartamento
All’interno dell’appartamento dell’uomo, è stata poi ritrovata anche la targa del veicolo a due ruote. Mentre le carene originali di colore nero opaco, come descritte dalla vittima ai carabinieri della stazione di Catania Ognina, sono state invece trovate montate su uno dei ciclomotori parcheggiati in strada. Ovviamente era un altro Sh, che è risultato di proprietà del “meccanico abusivo ricettatore”. Il 46enne quindi è stato arrestato perché trovato fuori dall’abitazione nonostante avesse i domiciliari. E perché aveva un motociclo provento di furto. L’arresto convalidato dal Gip e disposta la misura cautelare del carcere.
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