Ritardi e disservizi nell’erogazione dei presidi per i microinfusori, necessari per salvavita micro per soggetti affetti da diabete di tipo 1 .
E’ l’accusa mossa da Agd Sicilia (Associazione per l’aiuto ai bambini con diabete) che ha scritto una lettera agli uffici competenti dell’Asp di Catania e per conoscenza anche al Ministero dello Salute, all’assessorato regionale ed anche al prefetto.
Il microinfusore è uno strumento che eroga continuamente insulina, simulando l’azione del pancreas e per chi ha il diabete di tipo 1 interrompere quest’erogazione, significa interrompere una terapia salvavita.
“A distanza di un anno” dichiara Giovanni Incardona presidente di AGDsicilia “ci dispiace prendere atto che la situazione non per nulla mutata, anzi. ancora oggi siamo costretti a sottolineare che si è protratta in una condizione di assoluta confusione”.
Secondo l’associazione “si verifica anche che ad alcuni pazienti venga assegnata la fornitura di presidi per due mesi, ad altri per tre, ad altri per sei; ad altri ancora per un anno, altri ancora bloccati alla prima istanza. Fastidi, disservizi, che rappresentano un ulteriore ed insopportabile aggravio che i pazienti con diabete devono sopportare destreggiandosi in un incomprensibile balletto di competenze”.
Purtroppo in alcuni casi giovani pazienti sono stati costretti a ritornare ad una terapia “multiiniettiva”, con insuline lente e rapide e quindi con pessimi risultati non solo sul piano terapeutico ma anche su quello psicologico, mettendo in discussione progressi fatti in anni di terapia.
“Una situazione complessiva” – sottolinea il presidente Incardona “che vanifica il concetto di continuità terapeutica. Resta sommessamente da capire è mentre nelle altre ASP della Regione siciliana il coordinamento con l’assessorato regionale competente é molto piú fluido e non si denunciano disfunzioni di tal genere”.
A Catania, secondo in dati in possesso di Agd, i pazienti in età pediatrica affetti da diabete tipo 1 sono 669, mentre in Sicilia complessivamente sono 2818.
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