“Durante la Pasqua sono sbarcate 8.500 persone. Sulle coste libiche nei giorni scorsi c’erano tante navi pronte a partire che sembrava lo sbarco degli alleati in Normandia. Bisogna fare presto. L’importante è affrontare il fenomeno non soltanto dal punta di vista giudiziario, perché non lo risolve, ma complessivo. Noi dobbiamo trasformare le conoscenze in prove, e questo non è facile.In commissione Schengen le posizioni non mi sono sembrate distanti: tutti hanno chiaro cosa stia avvenendo”. Lo ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, riguardo le indagini avviate sui salvataggi delle Ong nel Canale di Sicilia.

Intanto il prefetto di Catania, Silvana Riccio, ha presieduto una riunione sul tema del sistema di accoglienza dei migranti alla quale sono stati invitati tutti i sindaci della provincia. E’ stato illustrato il Piano nazionale di accoglienza approvato dall’Anci e dal ministero dell’Interno che prevede, nell’ambito di una ampia collaborazione fra i diversi soggetti istituzionali interessati, una distribuzione diffusa su tutto il territorio nazionale in maniera proporzionale alla popolazione esistente. Durante la riunione, in particolare, è stato evidenziato come il Piano nazionale punti ad una graduale ed equa ripartizione delle presenze di cittadini stranieri richiedenti asilo prevalentemente attraverso l’adesione di tutti i Comuni al Sistema Sprar o, eventualmente, tramite l’attivazione di Centri di accoglienza straordinaria da parte della Prefettura nei Comuni che non dovessero aderire a tale sistema. La riunione, giunta dopo un’altra serie di incontri tenutisi con alcuni gruppi di Comuni in base alla presenza di strutture che ospitano migranti, sottolineano dalla Prefettura di Catania, si è resa necessaria per comprendere la disponibilità delle amministrazioni locali in relazione ad una necessaria implementazione, nel breve periodo, dell’attuale sistema di accoglienza. Nel corso della riunione, conclude la nota della Prefettura, sono state affrontate alcune delle tematiche di maggior interesse del territorio in materia di immigrazione e sono stati forniti rilevanti contributi sulla capacità di miglioramento del sistema di accoglienza nella provincia di Catania.

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