Questa mattina, nella sede Anas di Misterbianco nel Catanese, piantumato l’“Albero di Falcone” nell’ambito della cerimonia “Un Albero per il Futuro”. L’evento si è tenuto nel giardino antistante la sede Anas di Misterbianco, alla presenza delle autorità. Ad essere stato piantato un albero duplicato dal Ficus macrophillacolumnarismagnoleides, che cresce nei pressi della casa dove risiedeva il magistrato Giovanni Falcone, assassinato dalla mafia nel 1992.

Gemme diplicate

Grazie alla collaborazione fra carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo, alcune gemme del Ficus sono state duplicate nel moderno centro nazionale carabinieri per la biodiversità forestale. Struttura all’avanguardia in Europa nello studio e conservazione di specie forestali autoctone. Le nuove piante generate dal Ficus originario sono già state donate a centinaia di istituti scolastici di primo e secondo grado, nonché a svariati enti pubblici.

Tante autorità presenti

Erano presenti il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, il comandante del reparto carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, Giuseppe Micalizzi, il sindaco del Comune di Catania, Enrico Trantino, il sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro; ed ancora il dirigente della Polstrada di Catania, Maria Carmela Sanfilippo, il comandante Polstrada di Siracusa, Antonio Capodicasa, il responsabile della struttura territoriale Anas, Raffaele Celia, e il responsabile dell’area gestione Rete Catania, Nicola Dinnella.

Tante le iniziative di questo tipo

Sono state tantissime le cerimonie di questo tipo in giro per la Sicilia. Le gemme dell’Albero Falcone sono state piantumate in moltissimi luoghi pubblici simbolo, come le scuole. Nel giugno scorso i carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo insieme ai colleghi del comando stazione San Filippo Neri hanno piantato una talea dell’Albero Falcone proprio all’omonimo istituto comprensivo nel quartiere Zen di Palermo. La talea era stata donata dai carabinieri alla scuola Falcone lo scorso 23 maggio, in occasione della commemorazione della strage di Capaci. In quel contesto era stato anche inaugurato il “Giardino della Memoria”, un piccolo parco all’interno del quale ogni pianta è stata intitolata ad una vittima della mafia.

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