Per evitare alla moglie di andare a denunciare le violenze subite ha chiuso la donna e i suoi genitori in una sua proprietà privata. Ed ha chiuso il cancello con un lucchetto. È l’accusa contestata da carabinieri del comando provinciale di Catania a un 39enne della provincia che è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e violenza privata.

Militari richiamati dalle urla delle tre persone

Militari dell’Arma sono intervenuti perché richiamati dalle urla di tre persone che chiedevano di essere liberate. L’uomo, arrivato ad aprire, ha spiegato l’uso del catenaccio con la paura di essere aggredito da moglie e suoceri.

La donna voleva denunciare ennesima aggressione

Ma la donna ha poi fornito una versione completamente diversa: dopo l’ennesima aggressione si era decisa ad andare dai carabinieri per denunciarlo. Lui per bloccarla ha chiuso il cancello della proprietà con un lucchetto, bloccando dentro la moglie e i suoi genitori, minacciando il suocero facendo il gesto di una pistola con la mano. Portata al pronto soccorso del Policlinico di Catania i medici hanno riscontrato segni di percosse giudicate guaribili in 10 giorni. L’uomo è stato condotto in carcere.

Manette a Raffadali pe marito violento

Nelle settimane a Raffadali, in provincia di Agrigento un uomo di 31 ani è stato arrestato dai carabinieri per aver picchiato la moglie ed essersi scagliato contro i militari dell’Arma. L’accusa per lui è di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri hanno avuto non poche difficoltà a portare alla calma l’uomo di 31 anni, che aveva malmenato la moglie colpendola con schiaffi e spintoni, scagliandosi anche contro gli operanti che tentavano di placare gli animi.

La moglie, originaria di Agrigento, 27enne casalinga, è stata refertata presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove le sono stati diagnosticati 5 giorni di prognosi per escoriazioni al volto ed al corpo. La donna ha raccontato che non era la prima volta che il marito le usava violenza soprattutto quando abusava di alcool.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale. Su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento gli sono stati inflitti gli arresti domiciliari da scontare nell’abitazione della madre in attesa dell’udienza di convalida. I militari dell’Arma intervenuti non hanno riportato lesioni.