Sono stati rinchiusi nel carcere di Caltagirone i due giovani accusati dall’aggressione di Vincenzo Rizzo, il pensionato di Grammichele morto dopo sei mesi agonia.
L’uomo, lo scorso 4 dicembre, venne fermato in una piazza del paese del Calatino e poi costretto dagli aggressori a rientrare in casa dove venne colpito con calci e pugni perché non avrebbe consegnato i soldi della pensione. Soldi che il poveretto non aveva.
Il 70enne è spirato lo scorso 13 giugno all’ospedale Piemonte di Messina: era in coma dal giorno in cui subì l’aggressione. Per quel fatto sono accusati Gianpaolo Di Stefano, 22enne, e Agrippino Leandro Strano di 23 anni, che ieri sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Caltagirone ed eseguita dai carabinieri.
I due, dopo un periodo trascorso in carcere, si trovavano infatti agli arresti domiciliari, ma il decesso della vittima ha convinto il giudice ad applicare una nuova misura. I giovani, oltre che di tentata rapina ora dovranno difendersi anche dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
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