I carabinieri della stazione di Biancavilla, coadiuvati dai colleghi dello squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno svolto tutta una serie di mirate azioni info-investigative, che hanno portato all’arresto di un biancavillese di 40 anni, pregiudicato, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Pedinamento “discreto e a distanza”
In particolare, durante servizi di perlustrazione presso le aree verdi situate nelle zone periferiche del paese, gli investigatori hanno visto più volte l’uomo, che già era gravato da precedenti di polizia in ordine ai reati connessi agli stupefacenti, in atteggiamenti “sospetti” e, perciò, hanno deciso di prestare maggior attenzione ai suoi spostamenti.
Sono stati, quindi, organizzati dei dispositivi di pedinamento e appiattamento “discreto e a distanza”, che hanno confermato che la presenza dell’uomo nel parco urbano non era dovuta alla sua volontà di “prendere una boccata d’aria”, per cui è stato pianificato l’intervento presso la sua abitazione a Biancavilla.
Il blitz, droga, soldi e libro mastro ritrovati
Di prima mattina, i militari dell’Arma hanno quindi fatto scattare il blitz, raggiungendolo presso il suo appartamento, in una zona centrale della cittadina, e qui hanno cominciato a perquisire ogni ambiente.
Giunti in cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso, pertanto, si sono concentrati in quella stanza dove, in un pensile, hanno trovato un astuccio nel quale erano nascosti “gli attrezzi del mestiere”, ovvero ciò che serve a un pusher per impacchettare la droga e tenere la contabilità: un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino con la lama lunga 7 centimetri, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.
Dosi nascoste anche nel frigorifero
Al momento del rinvenimento del materiale, il 40 enne era appoggiato al frigorifero e, nonostante le prove schiaccianti contro di lui, non si spostava dall’elettrodomestico. Questo atteggiamento insolito non è chiaramente sfuggito ai militari, che hanno intuito che c’era dell’altro.
Fatto spostare l’uomo, i carabinieri hanno così proceduto ad ispezionale anche l’interno del frigo nel quale, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci che, una volta aperti, hanno svelato il vero contenuto, ovvero ben 16 dosi di cocaina.
Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, condotto presso il carcere di Catania Piazza Lanza.
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