La tendopoli per ospitare i migranti in quarantena, che il Governo centrale intende realizzare nel territorio di Vizzini, nel Catanese, all’interno dell’ex deposito dell’Aeronautica militare, è stata al centro di un vertice tra i sindaci del Calatino e il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Nel corso dell’incontro, richiesto dagli stessi amministratori, ha preso parte anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

I primi cittadini hanno manifestato “preoccupazione e contrarietà circa le decisioni assunte dal governo nazionale”. In particolare, anche a seguito di una ricognizione effettuata all’interno della area individuata dal Viminale, “ritengono inadeguate le strutture finora approntate, essendo non idonee a ospitare i migranti”.

Durante il vertice, che si tenuto al Palazzo della Regione di Catania, gli amministratori locali hanno manifestato “preoccupazione per l’inevitabile promiscuità di contatti a causa delle dimensioni delle strutture, apparse modeste”.

I sindaci, “mostrando apprezzamento per l’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione – si legge in una nota dii Palazzo d’Orleans – che “garantisce sicurezza e salute sia per i siciliani che per i migranti”, hanno sottolineato la necessità di rappresentare al Governo ‘di prendere in considerazione soluzioni alternative’”.

Un articolo dell’ordinanza del presidente Musumeci è dedicato all’emergenza migranti. Niente tendopoli per ospitare i migranti e in caso di altre strutture individuate dal governo centrale serve la preventiva idoneità della locale Asp. La dura misura tiene conto dell’elevata incidenza dei soggetti positivi al Coronavirus tra le persone sbarcate nel territorio siciliano che è determinata, in larga parte, dalla promiscuità dei luoghi di partenza e di accoglienza, con l’effetto di un rapporto proporzionale assai superiore alla media regionale tra il numero complessivo dei soggetti interessati e quelli risultati positivi. Nelle more dell’eventuale sottoscrizione di un protocollo di sicurezza sanitaria tra il Ministero dell’Interno e la presidenza della Regione Siciliana, chiesto più volte dallo stesso governatore, nell’ordinanza appena emanata viene disposto obbligo del tampone su ogni migrante sbarcato.

All’incontro erano presenti: Vito Cortese ( Vizzini), Giovanni Verga (Licodia Eubea), Giovanni Burtone (Militello in Val di Catania), Giuseppe Mistretta (Mineo), Giuseppe Branciforte (vicesindaco di Grammichele), Salvatore Astuti (Palagonia) e Franco Barchitta (Scordia).