Il titolare di un B&B del centro storico di Catania è stato denunciato dalla polizia per il reato di omessa comunicazione dei dati degli alloggiati all’Autorità di Pubblica sicurezza ai sensi dell’articolo 109 Tulps, che prevede per chi violi la disposizione l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Nella struttura sono stati identificati alcuni clienti che non risultavano essere stati registrati sul portale alloggiati web.

Episodio simile a Lampedusa

Episodio recente e simile avvenne ad agosto, in piena stagione balneare, a Lampedusa, nell’Agrigentino. Dove in 17 vennero segnalati complessivamente alla Procura di Agrigento dalla polizia. Si tratta del bilancio di un’attività espletate nel corso di tutto il luglio. Ad essere effettuati una raffica di controlli amministrativi disposti dal questore. Si tratta di un’attività di prevenzione messa in campo per arginare le attività illecite sul territorio e per avere piena conoscenza delle persone che alloggiano nell’Agrigentino.

Cosa prevede la norma

La normativa prevede che le strutture ricettive, hotel o B&B, debbano comunicare obbligatoriamente alla questura le schede (nominativi e generalità) delle persone ospitate. Ad Agrigento, già nel 2018, risultavano essere parecchi i B&B che non si erano registrati sul portale della questura oppure, pur essendo registrati, non comunicavano i nominativi.

Il B&B abusivo

Nei giorni precedenti il caso che ha riguardato l’appartamento adibito a b&b c’è stato il distacco di intonaco dal soffitto che ha ferito una cinquantaseienne di Viadana. La proprietaria, una lampedusana, è stata denunciata alla Procura di Agrigento. I poliziotti, che già da settimane stavano eseguendo controlli a raffica per accertare che le strutture turistiche-ricettive di Agrigento, Lampedusa compresa, fossero a norma, avuta notizia dell’incidente che ha fatto finire in ospedale la turista fecero un controllo. L’appartamento è risultato essere privo di codice identificativo regionale, che è obbligatorio per tutte le strutture. Essendo una struttura fantasma, i nominativi degli alloggiati non venivano – anche se è obbligatorio farlo – forniti alla Questura.