“Dare alle forze dell’ordine strutture e presupposti per poter meglio operare a difesa dei lavoratori”.

E’ l’appello lanciato dal segretario generale della Cisl di Catania,  Maurizio Attanasio, dopo l’ultimo caso di violenza nel pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, che ha visto come artefice un pregiudicato algerino.

“L’episodio del pronto soccorso dell’Ove – afferma Attanasio – ha riproposto il problema della sicurezza non solo per i medici e gli infermieri impegnati nelle strutture d’emergenza degli ospedali catanesi, ma anche per tutti gli altri lavoratori degli sportelli postali e degli insediamenti della zona industriale”.

“Con le nostre federazioni di categoria, Cisl Funzione pubblica, Slp Postali, Fim Metalmeccanici e Fnp Pensionati – ricorda – abbiamo recentemente incontrato il questore Gualtieri al quale abbiamo sottolineato, in uno spirito di collaborazione e sinergia col sindacato, le aree che hanno bisogno di maggiore attenzione dalle forze dell’ordine, comprese le fasce sociali di anziani e pensionati”.

“Concordiamo con la questura etnea – aggiunge Attanasio – quando ricorda che la presenza delle forze dell’ordine, in ambito ospedaliero, debba sì limitarsi a valutare eventuali reati emergenti dai referti medici, ma che, ai fini di una maggiore sicurezza, è determinante la collaborazione delle aziende ospedaliere per disporre di una sistemazione logistica più adeguata dei posti di polizia al fine di scoraggiare gli accessi di violenza.

“Per quanto riguarda la zona industriale – continua il segretario della Cisl etnea – non possiamo che sollecitare ancora l’avvio e il coordinamento degli interventi di riqualificazione tra Irsap, Comune e Città metropolitana, perché sono presupposto determinante per rendere possibile ed efficiente un insediamento periferico della questura nei pressi dell’Interporto.

Secondo Attanasio, “una maggiore presenza della Polizia di Stato negli orari nevralgici di ingresso e uscita dei lavoratori fungerebbe da deterrente per molti malintenzionati e, non da ultimo, per i furti di rame che mettono in ginocchio aree significative della zona. I fondi del Patto per il Sud ci sono, quasi due milioni, chiederemo al Comune che servano prioritariamente per rendere concreto tale progetto, intervenendo proprio su quelle strade, e più complessivamente sulla sicurezza infrastrutturale”.