Il film è del 1993 ed è firmato dal genio italico di Nanny Loy. Una pellicola dedicata alla truffa e al vezzo tutto italiano di provare in tutti i modi a raggirare l’altro.

Cose che accadono, ma non di rado la realtà supera anche la più accanita fantasia.

E’, forse, quello che avrà pensato il direttore di un ufficio postale catanese nel quartiere di San Giovanni Galermo, quando si è trovato in mano un libretto con un versamento di 80 milioni di euro. Una cifra abnorme con cui si potrebbe comprare un calciatore di altissimo livello.

Difficile, se non impossibile, però, trovarla in un libretto postale. Anche per questo lo scorso 12 luglio, il direttore dell’ufficio postale ha subito allertato il 113, quando una donna in possesso del libretto, chiedeva allo sportello il rilascio di una carta postale, uno strumento che serve al ritirare il denaro in contanti.

Chiamati dal direttore, dunque, sono subito arrivati all’ufficio postale gli agenti del commissariato di Nesima. La prima ipotesi degli inquirenti si è basata su una possibile falsificazione del libretto postale.

Assolutamente no. Il libretto in questione era vero. Non può dirsi lo stesso del versamento degli 80 milioni di euro che, invece, non era mai stato effettuato.

Ma la storia non finisce qui: il libretto postale, infatti, sarebbe stato un dolce e gentile un regalo alla donna da parte di un sedicente professionista. Un “cadeau” che l’avrebbe ‘aiutata’ economicamente.

Peccato, però, che il benefattore ha alle spalle precedenti per truffa, insolvenza fraudolenta, falsità in scrittura privata e altri reati.  Il libretto postale è stato sequestrato: i due protagonisti, invece, sono stati denunciati per falsità materiale.