Fa discutere il caso della doppia candidatura di Ilaria Paolillo, dirigente del partito animalista, che è in corsa a Catania ed a Gravina di Catania.

A Catania con la sinistra, a Gravina con la destra

Nella capoluogo etneo è inserita in una lista civica del candidato sindaco del Centrosinistra Massimo Caserta, docente di Economia, appoggiato da Pd, Sinistra italiana e dal Movimento 5 stelle mentre a Gravina è nel movimento di Cateno De Luca, Sud chiama Nord, a sostegno del candidato sindaco Massimiliano Giammusso, militante di Fratelli d’Italia. Se dovesse essere eletta in entrambi i Consigli comunali, dovrebbe decidere in quale sedere ma questa doppia candidatura sta scatenando delle polemiche.

Il candidato sindaco di Catania

Massimo Caserta, in una dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera, assicura che era a conoscenza della candidatura dell’esponente del partito degli animalisti in due Comuni ma dice che non sapeva della sua corsa elettorale a Gravina con l’alfiere del Centrodestra.

Le parole di Paolillo

Le pressioni, nel corso della giornata, sono state tante per la doppia candidata a Catania ed a Gravina di Catania e così nelle ore scorse è uscita una nota che ha fatto il giro delle agenzie di stampa e delle redazioni giornalistiche. “Quale dirigente regionale del Partito Animalista Italiano – si legge in una nota- posso ricordare come il nostro sia un movimento post-ideologico ed indipendente, come in altre circostanze diamo la nostra fiducia e collaborazione a chiunque porti avanti in modo convinto i nostri temi, le nostre battaglie, i nostri programmi, così come successo sia a Gravina che a Catania, in cui crediamo nelle persone e non in una background politico. L’animalismo è un tema così centrale in questa epoca storica, si veda il Covid, si veda la lotta al randagismo, si veda il business delle zoomafie, che non può semplicisticamente ricollocarsi una definizione di bandierine”.