Altro colpo messo a segno dalla polizia postale nella guerra alla pedo-pornografia online, questa volta da parte della sezione di Catania. Un quarantaduenne residente in provincia è stato infatti arrestato in flagranza di un ingente, e orribile, quantità di filmati.
Un’astuta tattica
Nell’operazione condotta da Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, grazie alla collaborazione con l’organizzazione no profit Child Rescue Coalition, sono stati utilizzati dei tool investigativi all’avanguardia. Software di ultimissima generazione che hanno permesso la geolocalizzazione del sospettato, col colpo perfettamente riuscito.
Materiali recuperati
La quantità di video sequestrati è semplicemente abnorme: all’interno degli archivi e del computer di proprietà dell’arrestato sono stati trovati oltre 2000 filmati di pedopornografia, con soprattutto bambini abusati in età infantile. In aggiunta a questo, gli stessi erano anche costretti ad avere rapporti con animali di vario genere, dimostrando dunque una grave forma di zooerastia (letteralmente la perversione dell’istinto sessuale che porta ad avere rapporti con animali). I contenuti totali superano le 52 ore cumulative, di visione ininterrotta. Ferma restando la presunzione di innocenza valevole fino a sentenza definitiva, l’individuo è ora in stato di arresto.
Una continua lotta
Le operazioni e le manovre della polizia postale, specialmente in Sicilia, hanno portato degli eccellenti riscontri contro uno dei reati più orrendi cui un essere umano si può macchiare. Nel mese di marzo a Palermo sono state fermate addirittura 8 persone, riuscendo quindi a rompere una catena di contatto all’interno del dark web, mentre nel mese di maggio altri 8 sono stati identificati in provincia di Catania, con tre di questi arrestati. Ora, il quarantaduenne sempre in zona etnea. I controlli si fanno sempre più stringenti, per bloccare questa raccapricciante pratica, e salvare i bambini da un vero e proprio incubo.
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